RETE tende la mano al PSD: “Lavoriamo insieme contro i traffici opachi che danneggiano San Marino”

da | 11 Apr 2025

Dopo l’uscita pubblica del PSD sull’ennesimo caso di utilizzo del nome di San Marino per fini criminali, il movimento RETE esprime soddisfazione e rilancia proponendo un incontro urgente per costruire una strategia comune contro i fenomeni distorsivi dell’economia. In Consiglio arriva intanto il loro progetto di legge per trasparenza e lotta agli ammanchi contributivi.

Il comunicato completo:

Noi di RETE abbiamo accolto con soddisfazione la presa di posizione del PSD apparsa sulla stampa di oggi (giovedì 10 aprile), relativa all’ennesimo caso che ha visto il nome di San Marino utilizzato per interessi criminali.

Le ultime notizie di indagini relative a traffici opachi e ammanchi fiscali relativi al commercio di automobili di lusso, che assieme ad altri settori correttamente indicati dal PSD (beverage, vendite on-line, etc) da tempo anche noi abbiamo segnalato come particolarmente soggetti a distorsioni fraudolente, non sono che l’ultimo capitolo di una saga a cui bisogna imporre uno stop definitivo. Siamo lieti che finalmente anche un partito di maggioranza si sia pubblicamente espresso in questo senso.

Nel prossimo Consiglio Grande e Generale è in calendario il Progetto di Legge di RETE denominato “Misure urgenti per la trasparenza e gli ammanchi contributivi e per i fenomeni distorsivi dell’economia”, che contiene proposte dettagliate e concrete indirizzate esattamente ad evitare il ripetersi di eventi come quelli degli ultimi mesi.

Su un tema di così vitale importanza, siamo convinti che non debba esserci la gara a piantare bandierine né la ricerca di sterili strumentalizzazioni di parte, ma un lavoro comune per difendere gli interessi fondamentali di San Marino e il suo percorso di associazione all’UE.

Per questo motivo lanciamo pubblicamente un invito al PSD, estendibile alle forze politiche che condividono le medesime preoccupazioni di carattere economico e reputazionale: incontriamoci a strettissimo giro di posta per elaborare una strategia comune di contrasto a tali pratiche, profondamente dannose per la Repubblica.

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