Nel dibattito pubblico sammarinese continua a far discutere l’incremento di dieci milioni di euro nel bilancio dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Repubblica Futura interviene con una nota in cui critica il percorso che ha portato all’approvazione della misura e chiede maggiore trasparenza sulle scelte del governo.

Secondo il movimento, “Scuotendo l’albero cade sempre qualcosa e nel caso dei dieci milioni in più nel bilancio ISS, proposti dal governo e approvati dalla maggioranza, qualcosa è caduto.” Una dinamica che, a loro giudizio, evidenzia una mancata chiarezza durante il confronto in aula: “Lo ‘spiegone’ del governo su come sono spesi i dieci milioni è interessante ma giunge decisamente fuori tempo massimo, vista la totale mancanza di chiarimenti nell’aula consiliare ed il fatto che sia stata l’opposizione a sollevare la questione, che evidentemente il governo ha tentato di nascondere fino all’ultimo.”

RF riconosce che la maggioranza ha votato l’assestamento in un contesto di fiducia verso il governo, ma evidenzia come certe dinamiche non sarebbero accettabili in un contesto privato: “In una impresa privata fatti del genere sarebbero fantascienza.”

Il movimento critica inoltre le spiegazioni fornite dal governo sui costi della spesa sanitaria: “Ora ci dicono che il costo dei farmaci è aumentato. Ricordiamo al governo che i cittadini lo sanno bene perché i farmaci in molti casi se li pagano già… Poi la spiegazione sulla popolazione che invecchia appare surreale. Ci dobbiamo preparare ad avere ogni anno aumenti di dieci milioni alla volta?”

RF sostiene che senza la propria presa di posizione pubblica l’aumento sarebbe rimasto poco chiaro: “Di certo ci pare che se Repubblica Futura non avesse preso una posizione pubblica, il mistero di Stato avrebbe sarcofagato anche questo aumento di spesa.”

L’attenzione si sposta poi sui vertici dell’ISS, soprattutto riguardo alle recenti nomine: “Due ottimi stipendi che lo Stato paga e continuerà a pagare per il Direttore Generale ISS, quello uscente e quello entrante, rigorosamente cittadini stranieri; la nomina di tre professionisti esteri su quattro; la modifica ad hoc della norma per fare in modo che avremo dirigenti esteri per sempre.”

Un punto critico riguarda la carenza di programmazione per il personale sanitario, così come la mancata modernizzazione dei servizi: “Alla sanità, ci permettiamo di nuovo di segnalare, pensa qualcuno? I servizi? Medici e paramedici da formare e individuare fra i giovani sammarinesi dove sono? La tecnologia applicata per semplificare il rapporto con i pazienti, la telemedicina, esistono solo oltre il confine?”

Il movimento afferma di non temere le reazioni alle proprie posizioni: “Repubblica Futura non ha timore di scuotere l’albero e non ci facciamo intimorire dal solito sito web estero… quello che vuole fare saltare l’accordo di associazione con l’UE.”
E rilancia la richiesta di chiarezza: “La gente, che dal primo gennaio pagherà più tasse, vorrebbe sapere come vengono spesi i soldi per la sanità.”

Nel testo si sottolinea anche la necessità di superare le tensioni interne al settore: “Chi lavora nella galassia ISS vorrebbe un posto di lavoro sereno e non le guerre fra guelfi e ghibellini.” Un invito rivolto in primo luogo alla maggioranza, affinché accolga le richieste di trasparenza invece di reagire con irritazione: “Se ad ogni legittima richiesta di trasparenza dell’opposizione si alza la temperatura nella maggioranza, è il segnale che o c’è qualcosa da nascondere oppure sul tema ISS ci sono divisioni profonde.”

In chiusura, RF richiama il ruolo del Comitato Esecutivo e la necessità di una governance aperta e orientata al bene collettivo: “Un sistema sanitario pubblico fa riferimento a tutti gli stakeholder… L’auspicio di RF è di uscire da questa empasse e lavorare per costruire un sistema sanitario moderno, in linea con le aspettative dei cittadini che pagano con le tasse il suo finanziamento.”

L’intervento si inserisce in un dibattito che resta aperto, in attesa delle prossime decisioni del governo e dei confronti consiliari che seguiranno.