Dopo l’approvazione della riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR), Repubblica Futura attacca duramente il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti, definendo la legge «un mercato al ribasso» e denunciando alcune «perle» emerse sulle spese deducibili.

“Nel convulso mercato al ribasso della riforma IGR di Marco Gatti, costata oltre 200.000 euro di consulenze e poi de facto riscritta gratis dai sindacati nella parte di competenza, spuntano alcune perle sulle spese deducibili. Il baratto pannolini vs animali di compagnia è uno di questi. Baratto che per giunta non si capisce fatto da chi!” scrive Repubblica Futura.

Al centro della polemica, la scelta di bilanciare le deduzioni per le famiglie con figli piccoli e quelle per chi possiede animali domestici. “Il Segretario alle Finanze, che nulla ha praticamente previsto nella riforma IGR per sostenere sul serio le famiglie che decidono di avere bambini, ha dichiarato in sede di Commissione Finanze che se si volevano sostenere le famiglie bisognava scegliere tra 300 euro (all’anno) di deduzione per pannolini e latte artificiale per i primi 3 anni di vita dei bimbi e 250 euro di spese deducibili per gli animali di compagnia.”

Il movimento giudica il provvedimento inadeguato e socialmente iniquo. “In aula abbiamo fatto presente che 300 euro all’anno di deduzione per pannolini e latte artificiale è un sostegno ridicolo alle famiglie, perché 300 euro li spendono al mese, non all’anno, per pannolini e latte.”

Repubblica Futura evidenzia inoltre la contraddizione interna alla riforma, che da un lato offre un sostegno simbolico ai nuovi genitori e dall’altro innalza la soglia di deducibilità per le baby sitter. “Contestualmente maggioranza e governo hanno addirittura elevato a 4.000 euro all’anno le spese deducibili per le baby sitter in regola. Quante sono le famiglie sammarinesi che possono permettersi di avere una baby sitter in regola?”

Il partito accusa quindi il Governo di aver favorito “le famiglie più abbienti, che potranno dedurre fino a 4.000 euro all’anno per la baby sitter anche se i posti negli asili nido ci sono”, mentre “quelle meno abbienti dovranno accontentarsi di dedurre la miseria di 300 euro all’anno per pannolini e latte artificiale nei primi 3 anni di vita dei loro figli.”

Nel comunicato si sottolinea anche il ruolo sociale degli animali domestici, “fondamentali per molti anziani, spesso soli”, e si ricorda che “a nulla sono serviti i richiami dell’Apas, che registra un netto aumento delle rinunce di proprietà degli animali a causa degli aumenti nei costi per la loro gestione.”

Repubblica Futura definisce infine la logica della riforma «un negoziato al ribasso», aggiungendo: “Gatti ha probabilmente poca simpatia per i cani ed ha preferito trascinare la sua maggioranza in un inutile negoziato tra i partiti in cui si sono barattati i pannolini con gli animali. Ma come, se le finanze sono così floride e tutto va benissimo, per quale ragione andare sulla strada del baratto?”

Il comunicato si chiude con una riflessione politica più ampia: “Guarda caso i 20 milioni di cui il Segretario Gatti è alla ricerca è la cifra corrispondente al costo annuo delle 500 nuove assunzioni fatte dal governo negli ultimi anni. Questa è la cifra politica del governo sulle sensibilità dei cittadini e il metro di come la riforma IGR di Gatti è stata fatta a spanne. Attendiamo peraltro di sapere cosa dirà Gatti a chi ancora attende di sapere come si chiude la storia del rally vs rifugio Apas, altra battaglia persa dagli animali che evidentemente il governo non considera perché non votano.”