Accordo di associazione all’UE, una polemica, che ormai si è trasformato in una polemica bella e buona, ma che agli organi d’informazione sembra non interessare più di tanto, anzi la stanno snobbando quasi tutti, dato che non ne parlano se non solo marginalmente
Ecco allora che la discussione, anche con toni accesi, si è spostata sui social, in particolare sulle pagine FB dove ruggiscono i soliti leoni della tastiera, nel tentativo di convincere i più disattenti del pericolo che corre la Repubblica con l’accordo senza menzionare, volutamente e furbescamente, tutti i benefici che potrebbe trarne.
Anche i partiti per ora sembrano essersi estranei dalla discussione forse per non farsi contaminare delle notizie, più o meno attendibili, divulgate ad arte per confondere le idee ai cittadini. Fra tanta confusione mediatica e disorientamento generale ecco allora spuntare la proposta di referendum, quelli senza quorum, non certo quelli abrogativi, inammissibili per la legge, ma quelli dove la legge potrebbe renderli ammissibili. Vedremo se avranno preso la strada giusta per percorrere circonvallazione senza incappare nelle multe dei garanti..
Decisamente l’inverno che sarà un inverno bollente, non per i cambianti climatici, ma per la campagna referendaria, che, come al solito a San Marino diventerà più politica. Chissà, forse quest’anno, risparmieremo sulla bolletta del gas? A parte le battute, una cosa è certa. Per un paese piccolo, enclave, senza risorse proprie, chiuso nei propri confini c’è poco da stare allegri con la globalizzazione in atto e per il futuro delle nostre generazioni che forse preferirebbero togliersi di dosso la scomoda etichetta di extra-comunitario-( DALLA PAG.FB)
( -Un extra-comunitario stanco di essere tale))