CDLS: quattro proposte per fermare la denatalità a San Marino

da | 22 Mar 2025

La denatalità rappresenta una delle sfide più urgenti per il futuro del Paese. Nel corso dell’ultimo decennio, San Marino ha registrato una drastica riduzione delle nascite, passando da 320 nel 2013 a meno di 200 nel 2023. I dati per il 2024 indicano un ulteriore peggioramento, con appena 144 nascite rilevate nell’intero anno. Una tendenza che, unita all’invecchiamento della popolazione, rischia di compromettere la sostenibilità sociale ed economica della Repubblica nel medio-lungo periodo.

Questo scenario impone una riflessione approfondita sulle politiche di welfare e sulle misure necessarie per invertire il declino demografico, affrontando le criticità strutturali che rendono difficile per le famiglie conciliare vita e lavoro. La CDLS ribadisce l’urgenza di un cambio di paradigma, non limitato a misure contingenti, ma orientato a un rinnovamento culturale e strutturale delle politiche sociali e fiscali.

Per la CDLS, come già sottolineato durante il nostro 17° Congresso, è fondamentale rendere questi interventi una priorità nell’agenda politica:

1. Genitorialità paritaria e contrasto alla discriminazione materna

Il persistere della cosiddetta “motherhood penalty”, ossia la penalizzazione lavorativa subita dalle donne con figli, continua a essere un ostacolo all’occupazione femminile e alla crescita professionale delle lavoratrici. È necessario riequilibrare i carichi familiari, riconoscendo che la cura dei figli è una responsabilità condivisa. Tra le misure da adottare con urgenza:

  • Congedi parentali obbligatori anche per i padri, con meccanismi incentivanti che favoriscano la loro effettiva fruizione. L’esperienza di altri Paesi dimostra che il coinvolgimento attivo dei padri contribuisce a una migliore redistribuzione dei compiti familiari e riduce l’impatto negativo della maternità sulle carriere femminili.
  • Tutela effettiva dei genitori che scelgono il part-time, affinché questa modalità lavorativa sia una vera opportunità e non una penalizzazione in termini di crescita professionale o retributiva.
  • Rafforzamento della flessibilità lavorativa, attraverso il potenziamento del lavoro agile e l’introduzione di strumenti di rimodulazione dell’orario lavorativo, per permettere una gestione più equilibrata delle esigenze familiari.

2. Quoziente familiare e riforma fiscale per il sostegno alla natalità

L’attuale sistema fiscale, basato esclusivamente sul reddito individuale, non riflette le reali condizioni economiche delle famiglie. Per incentivare la natalità e garantire maggiore equità, la CDLS propone l’adozione del quoziente familiare, che consentirebbe di:

  • Ridefinire la pressione fiscale in base alla composizione del nucleo familiare, permettendo di calcolare il carico fiscale non solo sul singolo reddito ma in rapporto al numero di componenti del nucleo.
  • Sostenere in modo strutturale la natalità, garantendo un trattamento fiscale che renda più sostenibile economicamente la scelta di avere figli.
  • Promuovere un sistema fiscale più equo e sostenibile, che valorizzi il ruolo della famiglia all’interno della società e garantisca un maggiore equilibrio nella redistribuzione del reddito.

3. Politiche per la conciliazione vita-lavoro e il riconoscimento del lavoro di cura

Affinché la genitorialità sia realmente supportata, è necessario superare le rigidità dell’attuale sistema normativo e garantire strumenti adeguati per la tutela della maternità e della famiglia. Tra le misure prioritarie:

  • Revisione dei criteri per l’accesso all’indennità di maternità, superando le attuali limitazioni che possono escludere le lavoratrici con contratti di recente attivazione. È inaccettabile che una lavoratrice assunta da meno di sei mesi possa vedersi negato un diritto così fondamentale.
    Così come – per Confederazione Democratica – vanno tutelate le donne in gravidanza disoccupate.
  • Maggiore riconoscimento del lavoro di cura, attraverso misure di inclusione lavorativa per i caregiver familiari e incentivi che promuovano il coinvolgimento attivo della figura paterna. La cura dei figli e dei familiari non autosufficienti non deve essere un ostacolo alla partecipazione al mercato del lavoro, ma un impegno riconosciuto e sostenuto dalle istituzioni.
  • Potenziamento dei servizi di supporto alle famiglie, con un’attenzione particolare alle situazioni di disabilità e non autosufficienza, affinché nessuna famiglia venga lasciata sola nel fronteggiare difficoltà economiche o organizzative.

4. Innovazione, formazione e riduzione dell’orario di lavoro

Le trasformazioni tecnologiche e i cambiamenti nel mondo del lavoro offrono nuove opportunità per migliorare l’equilibrio tra vita professionale e privata. Per questo motivo, la CDLS ritiene prioritario:

  • Investire in formazione e riqualificazione professionale, per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori le competenze necessarie ad affrontare le sfide dell’economia digitale e dell’intelligenza artificiale.
  • Sperimentare modelli di settimana lavorativa di quattro giorni (4DWW), sfruttando i benefici dell’innovazione tecnologica per ridurre il tempo di lavoro senza compromettere la produttività e lo stipendio. L’esperienza internazionale dimostra che questo modello può favorire un migliore equilibrio tra vita e lavoro, con benefici tangibili in termini di benessere e performance aziendale.
  • Adottare politiche di facilitazione per la conciliazione lavoro-famiglia, attraverso l’uso di tecnologie che semplifichino la gestione del tempo e l’organizzazione delle attività lavorative.

Un nuovo modello di welfare per San Marino

Il drastico calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione non sono fenomeni isolati, ma segnali di una trasformazione sociale che richiede risposte concrete e integrate. Il sostegno alla natalità e alla genitorialità non può più essere considerato un tema marginale o affrontato con interventi frammentari.

L’adozione di strumenti innovativi nel mondo del lavoro, l’equità fiscale e la riforma delle politiche di conciliazione rappresentano un’unica strategia per costruire un futuro sostenibile. In questo contesto, la CDLS continuerà a promuovere un modello di welfare moderno e inclusivo, capace di valorizzare la famiglia come fulcro della società e garantire pari opportunità per tutti i lavoratori.

Invertire la tendenza demografica è possibile, ma solo con un impegno concreto e condiviso tra istituzioni, parti sociali e imprese. Per questo motivo, la Confederazione Democratica Lavoratori Sammarinesi proseguirà il confronto con la politica e le realtà produttive, affinché le misure proposte diventino priorità reali nell’agenda del Paese.

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