Nel contesto della seconda giornata del Dibattito sull’Orientamento Politico, il leader di Concòrdia, Cerni Escalé, ha espresso dubbi sulla velocità e la direzione dei negoziati tra Andorra e l’Unione Europea.
Escalé ha avvertito che “le economie più che diversificarsi si sono specializzate nell’UE” e ha suggerito di “lasciar passare San Marino”, un paese con una consolidata industria manifatturiera che sta attualmente negoziando un accordo simile.
“L’Accordo ha una portata che avrà problemi. Lasciamoli passare, vedremo come andrà a loro e come potremo negoziare con l’UE in futuro”, ha affermato Escalé, facendo riferimento a una strategia più ponderata.
Cosa Pensano le Imprese Andorrane?
Escalé ha anche citato il sondaggio della Camera di Commercio, secondo cui le imprese andorrane si mostrano più contrarie che favorevoli all’attuale ritmo di negoziazione, e ha concluso che “dobbiamo rallentare il ritmo di negoziazione da parte andorrana con l’UE”. Il 57% delle aziende della Camera di Commercio vede un “rischio potenziale” con l’accordo di associazione.
Queste dichiarazioni hanno provocato una reazione immediata e inaspettata da parte del Capo del Governo, Xavier Espot, che è intervenuto fuori turno per esprimere il suo “disagio” e contrapporsi a Escalé.
La Risposta di Espot a Escalé
Espot ha definito “atto di coraggio” le parole di Escalé, ma ha respinto fermamente la proposta: “È incredibile che dica che, poiché San Marino ha un’industria manifatturiera, loro possano passare avanti e noi no, quando abbiamo carenze e dipendiamo da settori che non potranno garantire il benessere futuro del paese.”
Il Capo del Governo ha difeso la necessità di accelerare il ritmo per diversificare l’economia, creare industria e migliorare le comunicazioni: “Tutto ciò giustifica ancora di più il fatto che difendiamo l’Accordo. È un esercizio totalmente sbagliato e le chiedo di riflettere. È sicuro che questo difenda gli interessi del paese? Questo è testardo”, ha sentenziato Espot.