Le sparizioni di gatti – ad oggi 37 – continuano a susseguirsi, con un’alta concentrazione – pare – nel Castello di Fiorentino. Diversi gli allarmi lanciati nelle ultime settimane: prima da Apas, che raccoglie le segnalazioni della popolazione e le diffonde tramite la pagina Facebook. Poi dall’Associazione italiana Aidaa che sottolinea come fenomeni simili si siano già registrati tra Bologna e Ravenna. Da ultimo il Comitato Anima che definisce la situazione “inquietante” per l’elevato numero di episodi e chiede alle istituzioni “un intervento urgente”. Secondo loro, dietro al fenomeno ci sarebbe la mano dell’uomo.
Pronta la risposta del segretario al Territorio, Matteo Ciacci, interpellato da Rtv: “Stiamo seguendo con attenzione le segnalazioni relative alla scomparsa di gatti in diverse zone del nostro territorio – rassicura -. Comprendiamo bene la preoccupazione di chi vive questi episodi, e vogliamo innanzitutto esprimere vicinanza alle famiglie coinvolte. Ci teniamo però a tranquillizzare la cittadinanza – continua -: stiamo monitorando la situazione con attenzione assieme alle autorità preposte, ma al momento non ci sono elementi che facciano pensare a cause anomale o a comportamenti intenzionali”. Dunque invita alla cautela, evitando allarmismi e ipotesi prive di fondamento, riferendosi probabilmente alla tesi, avanzata per prima dalla Cnn in un reportage, che dietro a episodi simili ci possa essere una rete criminale.
“La realtà può essere legata a dinamiche naturali o domestiche – aggiunge la Segreteria al Territorio -, come l’abitudine dei gatti a spostarsi in autonomia o a nascondersi per lunghi periodi. Proprio per questo vogliamo ricordare alcune semplici buone pratiche per proteggere i nostri animali domestici:
– non lasciarli uscire da soli nelle ore notturne
– dotarli di microchip o di un collare identificativo
– fare attenzione in caso di trasloco o cambiamenti nell’ambiente esterno, che possono disorientarli”.