Marco Podeschi (RF): “San Marino RTV la politica ha un piano?

da | 22 Ago 2025

Una domanda rispetto al futuro della radio tv di Stato.

Nel 2025 la nostra radio televisione di Stato ha celebrato i 32 anni di attività e mi pare che ogni volta si debba partire da zero, rispetto a programmi, progetti e obiettivi.
Faccio per questo alcune considerazioni.

La sede.
Ha ancora senso avere una società senza una sede di proprietà, collocata in un edificio con evidenti limiti strutturali? Non si sente parlare più di nuova sede per l’emittente nonostante il tema fosse stato per anni formalmente chiesto dal socio italiano, direzione generale e rappresentanze sindacali, con impegni anche del governo.

Lo statuto.
Ci punti su cui fare delle riflessioni. I requisiti e il ruolo del Direttore Generale. In una società il Direttore Generale, come accade oggi, è un manager e non deve essere anche il responsabile della testata giornalistica e fra i due soci ci dovrebbe essere alternanza nella nomina delle due figure apicali, Presidente e Direttore Generale.

ERAS.
L’Ente Radio Televisivo Sammarinese. Il suo ruolo formale e sostanziale è obsoleto e superato. De facto decide il governo che ha la presidenza e sostanzialmente dipende dalle scelte operative della società, San Marino RTV e anche il ruolo amministrativo ha poco senso.

Le risorse umane.
In oltre trenta anni penso che San Marino debba avere la legittima ambizione di formare e utilizzare nella società risorse umane sammarinesi per le varie attività dell’emittente, con profili di carriera chiari, stipendi dignitosi, possibilità di crescita e sviluppo.
A San Marino è stato attivato da anni un corso di laurea in Comunicazione e Digital Media, dall’Università degli Studi di San Marino in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna che offre una formazione professionalizzante sulla comunicazione contemporanea applicata ai media digitali e alle reti.

I media.
Nel governo e nell’Amministrazione non c’è un settore specifico con risorse umane e tecnologiche. Andrebbe attivato uno specifico settore, anche in vista dell’accordo di associazione, per essere anche a sostegno di un settore povero, mi riferisco all’informazione, che non riesce a sfruttare le nostre prerogative statuali.

Le mie sono riflessioni in libertà considerando che i due soci hanno espresso il massimo per indicare le due figure apicali.
Lato San Marino Pasquale Valentini è una garanzia, grazie alla sua lunga esperienza istituzionale e profondi doti culturali.
Lo ritengo la persona giusta per aprire una fase nuova per l’emittente.
In questo per carità ci sta anche l’adesione la presenza a Eurovision.
Ma nella massima considerazione dell’evento, non penso cambi le sorti della Repubblica di San Marino rispetto all’opinione pubblica mondiale.
San Marino c’era prima dell’Eurofestival e ci sarà dopo.
Il punto è se ci sarà la volontà di lanciare un piano organico, con adeguati investimenti economici, condiviso con gli stakeholder sammarinesi.
Oppure se si resta al concept del one man show. Pertinenza a un Segretario di Stato, rispetto al quale ERAS, consigli di amministrazione, Consiglio Grande e Generale, maggioranza, opposizione stanno a zero.
Un concetto un po’ distante da una visione nuova di una società partecipata dallo Stato che a me piacerebbe fosse innovativa nella forma e nei contenuti. Magari anziché spendere milioni in pannelli solari a Brescia, potrebbe essere la prima emittente al mondo alimentata a energie rinnovabili.
Oppure vista la rilevanza del turismo per San Marino potrebbe diventare il network di comunicazione per il nostro turismo, andando dalla viabilità a tante forme di interazioni con i turisti e i cittadini.
San Marino RTV ha avuto negli anni alla sua guida figure incredibili della cultura e del giornalismo italiano. Sergio Zavoli, Carmen Lasorella, Franco Alfano, Michele Mangiafico. Nel C.d.A. ci sono state figure di primo piano della RAI come Antonio Marano e Michele Bovi e alti dirigenti di viale Mazzini.
Oggi, e non me ne voglia chi pensa che con sua delega politico istituzionale pro tempore ha sempre ragione, serve qualcosa di nuovo.
Prima di partire sul prodotto, con Eurovision o Miss Italia (anche qui in trasferta a San Marino per essere trasmessa), mi piacerebbe che dal lato sammarinese a livello politico si aprisse un ragionamento sul cosa fare , quali strumenti economici e organizzativi mettere a disposizione della società e che obiettivi culturali si vuole raggiungere, visto che si parla di una emittente di Stato.
L’Italia ha fatto una mossa pesante.
Il Direttore Generale RAI direttore della San Marino RTV e ha attivato una serie di sinergie inedite.
San Marino ha replicato con la nomina a Presidente di Pasquale Valentini, a cui serve ora ulteriore slancio poiché San Marino RTV non ha sede a Roma ma a San Marino e il nostro Stato deve con coralità fare la sua parte affinché la TV sia di tutti.

Marco Podeschi

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