Sebbene gli effetti non siano immediati, la legge per l’Emergenza Casa, voluta dalla Segreteria al Territorio ed entrata in vigore lo scorso 3 maggio, sta iniziando a smuovere le acque nel mercato immobiliare sammarinese. Le aspettative per un cambiamento rapido sui prezzi di affitti e compravendite devono scontrarsi con la realtà, ma alcuni indicatori suggeriscono che la nuova normativa stia già producendo i primi frutti.
Secondo quanto riportato dalle agenzie immobiliari a Rtv, il canone di locazione ha ormai superato i 1000 euro per un appartamento di circa 100 mq, con variazioni minime tra un Castello e l’altro. Un dato che mette in evidenza la crescente pressione sui costi abitativi. Tuttavia, la legge ha introdotto un canone calmierato che, a fronte di un abbattimento delle tasse per il locatore, si attesta sui 722 euro per la stessa metratura. Questo strumento mira a offrire un’alternativa più accessibile in un mercato altrimenti surriscaldato.
Per quanto riguarda l’acquisto di una casa, la situazione è ancora più complessa. Nel cosiddetto “triangolo d’oro” tra Dogana e Domagnano, un’abitazione nuova di circa 100 mq può superare i 400.000 euro, con i prezzi al metro quadro che sfiorano i 4.000 euro. Anche per un buon usato, la spesa si aggira intorno ai 300.000 euro. Il fenomeno del caro prezzi ha ormai raggiunto anche zone storicamente più accessibili: a Chiesanuova, per una casa da ristrutturare, sono necessari almeno 200.000 euro.
Un primo effetto tangibile della nuova legge si registra a Dogana, area molto richiesta da residenti atipici data la sua vicinanza al confine. La Segreteria competente ha confermato una forte riduzione delle richieste da quando la normativa è entrata in vigore, presumibilmente a causa dell’innalzamento delle soglie patrimoniali richieste per l’accesso a determinate facilitazioni.
Intanto, sono già pervenute le prime domande per il mutuo prima casa garantito dallo Stato, una misura reintrodotta dopo essere stata eliminata nel 2015 e che rappresenta un importante sostegno per chi cerca di acquistare la sua prima abitazione.
Un altro tassello fondamentale della strategia governativa è il monitoraggio degli immobili sfitti. Una prima statistica è già stata elaborata utilizzando i dati catastali. Il prossimo passo prevede un coinvolgimento diretto della popolazione: sono in corso consultazioni con uffici, sindacati e l’Ordine dei Commercialisti per introdurre nella dichiarazione dei redditi 2025 un quadro aggiuntivo (non a fini fiscali) sullo stato degli immobili di proprietà, indicando se sono occupati o sfitti. Questo permetterà di ottenere una statistica aggiornata e completa sul patrimonio immobiliare.
Infine, la Segreteria con delega alla Cooperazione ha lanciato un appello a maggioranza e governo affinché mantengano l’impegno preso: completare i 70-80 appartamenti grezzi individuati nella zona di Gualdicciolo e destinarne metà all’edilizia sociale. Un passo cruciale per far fronte alla crescente domanda di abitazioni in un contesto in cui, nonostante l’aumento delle richieste, le case disponibili restano insufficienti.
La strada verso un mercato immobiliare più equilibrato è ancora lunga, ma i primi segnali indicano che la legge per l’Emergenza Casa sta iniziando a tracciare una nuova rotta per il Titano.