La parabola sportiva e umana di Manuel Poggiali, il campione sammarinese due volte iridato nel motomondiale, sarà al centro dell’incontro letterario in programma lunedì 17 novembre alle 21 presso la Biblioteca Popolare di Serravalle, nella sede di Dogana all’interno dell’Admiral Point. Per l’occasione, lo scrittore Massimo Rastelli presenterà il suo romanzo “MANUEL POGGIALI Storia di un campione”, in un appuntamento inserito nel ciclo degli “Incontri del Lunedì”.
L’iniziativa arriva in un periodo particolarmente significativo per gli appassionati di motociclismo e per l’intera Repubblica. È infatti nel mese di novembre che Poggiali ha scritto alcune delle pagine più importanti della sua carriera, conquistando il Mondiale 125 il 3 novembre 2001 e replicando due anni più tardi, il 2 novembre 2003, con il titolo nella classe 250. Il libro, edito da AIEP, nasce proprio per celebrare, a vent’anni di distanza, quel primo e storico trionfo.
Il romanzo, frutto di un lavoro condotto in stretta collaborazione con lo stesso Poggiali, ripercorre la sua intera vicenda sportiva: dagli inizi sulle minimoto al precoce e discusso ritiro dalle competizioni. La narrazione si fonda su un’ampia ricerca documentale e su numerose interviste a figure che hanno segnato il percorso del pilota: amici, familiari, tecnici, team manager come Carlo Pernat e Giampiero Sacchi, il pilota Roberto Rolfo, il tecnico Rossano Brazzi e dirigenti di Aprilia e Gilera. Ad arricchire l’opera è l’introduzione firmata da Marco Masetti, voce autorevole del giornalismo motociclistico.
Il racconto prende avvio da un’immagine simbolica: Manuel bambino che osserva una sfida in minimoto tra lo zio e un amico, intuendo che il vero fascino non è nel luna-park ma nella pista. Da quel momento si sviluppa una storia che tratteggia un campione descritto come “timido, fragile e al tempo stesso forte e determinato quando sale sulla moto”, seguendone i successi, le difficoltà, i momenti di gloria e le crisi, fino alle ragioni che lo hanno portato al ritiro.
Al centro dell’opera non c’è soltanto il pilota, ma anche l’uomo e il suo legame con la terra d’origine, Chiesanuova, e con i valori della tradizione motoristica romagnola. Una passione e un carattere che lo hanno reso, come si legge nella presentazione, “schietto, genuino, tenace e sempre fedele a sé stesso”.
La cittadinanza è invitata a partecipare all’incontro, a ingresso libero.




