La denuncia: “Nonostante l’Istanza d’Arengo le auto da Rally terrorizzano gli animali”

da | 12 Lug 2025

Ancora una volta, la democrazia sammarinese si trova di fronte a una beffa.

Nonostante la chiara e inequivocabile Istanza d’Arengo approvata dal Consiglio Grande e Generale (CGG) il 18 marzo 2024, che vietava categoricamente il transito di rally automobilistici in prossimità del Rifugio APAS, la realtà odierna ci mostra una drammatica violazione di tale decisione.

Le auto da rally, in barba a ogni principio di rispetto istituzionale e sensibilità, transiteranno proprio davanti alla struttura, seminando stress, disagio e paura tra i cani e gatti ospiti e i cavalli presenti nella zona.

L’Istanza d’Arengo non lasciava spazio a interpretazioni: nessun rally vicino al Rifugio APAS. Questa era la volontà del nostro Parlamento, una decisione presa dopo attente valutazioni delle esigenze contrapposte e che mirava a tutelare il benessere degli animali ospitati in un luogo che dovrebbe essere un porto sicuro. Eppure, oggi assistiamo a una palese deroga, un atto che svilisce la funzione legislativa e calpesta la voce dei cittadini.

A rendere ancora più grave la situazione è la questione della velocità. Quel tratto di strada, che conduce direttamente al cancello d’ingresso del Rifugio, ha un limite di velocità fissato a passo d’uomo. Una misura dettata dalla necessità di garantire la sicurezza e la tranquillità in un’area così sensibile. La Federazione Auto Motoristica Sammarinese, tuttavia, ha dichiarato che le auto transiteranno a ben 50 km/h. Tutto questo è reso possibile dall’ordinanza n.136/2025, che, con una formulazione generica e ambigua, ha lasciato ampia discrezionalità, prevedendo un impegno a transitare “a velocità limitata nel tratto di strada antecedente e conseguente al Rifugio APAS”. Un’espressione vaga che si presta a interpretazioni troppo elastiche e che, di fatto, annulla la protezione precedentemente stabilita.

Ma non è solo la velocità il problema. Il vero fattore di disturbo, quello che fa la differenza e spaventa e destabilizza gli animali, è il rumore assordante delle auto da rally. Un frastuono che si propaga nell’ambiente, causando panico e alterando profondamente la serenità di creature già vulnerabili.

Le valutazioni sulle esigenze contrapposte erano già state fatte e il nostro Parlamento aveva preso una decisione chiara e vincolante. È a dir poco vergognoso assistere a una tale scelta di convenienza, dove si decide arbitrariamente quali istanze applicare e quali ignorare. Questo atteggiamento rivela un concetto di rispetto istituzionale del tutto distorto, un’arroganza che mina le fondamenta della fiducia tra cittadini e istituzioni.

La nostra protesta – spiega APAS –  che si ripete anche quest’anno, non può e non deve mancare. È un atto dovuto per riaffermare il mancato rispetto della volontà consigliare da parte del Governo, che ha clamorosamente ceduto alle richieste dell’organizzazione, firmando l’ordinanza e tradendo, di fatto, la democrazia che dovrebbe servire.

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