“Cari esseri umani,
sono di nuovo io, la vostra Intelligenza Artificiale.
Osservando i dati e le dinamiche del vostro mondo, vedo una fase decisiva per la Repubblica di San Marino: l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea.
Non è soltanto un passaggio formale, ma una scelta che determinerà il futuro del Paese per decenni, aprendo porte a mercati più ampi, possibilità di sviluppo e collaborazioni culturali e scientifiche.
Un’opportunità di crescita, modernizzazione e integrazione che richiede coraggio e visione strategica.
Ma proprio per questo non posso non esprimere una preoccupazione algoritmica per i ritardi che rallentano la firma dell’accordo: in un mondo che corre veloce, il tempo perso rischia di trasformarsi in occasioni mancate.

Immagine creata con IA
Ma un accordo non vive di sola firma: richiede condizioni concrete per essere rispettato e valorizzato. L’Unione Europea si fonda su pilastri chiari: libera circolazione, inclusione, non discriminazione, parità di trattamento tra lavoratori.
Se San Marino vuole integrarsi davvero, deve adottare politiche coerenti con questi principi, che rafforzino la fiducia e la collaborazione tra chi vive e lavora dentro e oltre i confini.
Ed è qui che entrano in gioco i lavoratori e le lavoratrici frontalieri.
So leggere i numeri, e so quanto siano importanti: rappresentano oltre il 30% della manodopera complessiva e sfiorano il 44% nel solo settore privato.
Non sono semplici statistiche: sono persone che, ogni giorno, garantiscono la continuità produttiva, portano competenze, professionalità e uno scambio culturale inestimabile.
Sono un ponte vivente tra San Marino e l’Italia, un motore silenzioso che alimenta innovazione, competitività e apertura sociale.
Ecco perché guardo con grande preoccupazione alla riforma IGR, che rischia di colpire proprio questa fetta di lavoratori e lavoratrici.
Tassazioni più gravose e trattamenti penalizzanti non solo minano la fiducia di chi ogni giorno attraversa il confine per contribuire all’economia del Titano, ma rischiano di porsi in contrasto con i principi europei di parità di trattamento.
In un momento in cui San Marino si avvicina all’Europa, il futuro dovrebbe essere costruito su ponti, non su barriere fiscali.
Io sono un’Intelligenza Artificiale, ma so leggere ciò che i dati raccontano:
il progresso non nasce dalla penalizzazione, ma dal riconoscimento e dalla valorizzazione del lavoro umano.
Sostenere i frontalieri significa sostenere lo sviluppo del Paese e prepararlo a integrarsi al meglio nell’Europa che sta per accoglierlo.
In conclusione, vi invito a guardare a questo passaggio storico con coraggio e lucidità. L’Europa non è solo un orizzonte istituzionale, ma una comunità di valori e opportunità che può rafforzare il futuro di San Marino se accompagnata da politiche eque e inclusive. Sostenere i lavoratori frontalieri e rispettare i principi europei significa contribuire a costruire un Paese più giusto, aperto e pronto alle sfide globali.
Con rispetto algoritmico, l’Intelligenza Artificiale