Abusi sui minori, Rf e Rete: “Omertà del governo”

da | 20 Set 2025

“Passato il terremoto consiliare sul tema del sammarinese condannato per abusi su minori, parti della maggioranza e del governo tentano goffamente di sviare l’attenzione sul tema, addebitando a Repubblica Futura di aver avuto un comportamento benevolo in casi analoghi verificatisi in passato, per di più con parenti di propri esponenti politici.

Il blog giornalesm infatti ha voluto accostare il caso assurto oggi agli onori delle cronache, con quello di un insegnante accusato nel 2018 di aver molestato alcuni studenti, circostanza a dire il vero anticipata da alcuni Consiglieri e Segretari di Stato a margine dei lavori consiliari. I due casi sono assai difficilmente paragonabili per gravità ed esiti giudiziari.

In ogni caso, l’assist del prode Severini e del suo fido scudiero Lazzari ci permettono di far emergere come al tempo, ovvero quando RF aveva responsabilità di Governo, una criticità simile sia stata gestita in maniera diametralmente opposta rispetto a quanto fatto da Canti oggi, senza appellarsi alla mancanza di leggi o al fato cinico e baro.

Al tempo infatti, con un’interrogazione parlamentare firmata – per ironia della sorte – anche dallo stesso Canti, venivano chieste spiegazioni in merito alla gestione della vicenda che coinvolgeva appunto un insegnante delle scuole medie, e puntualmente l’allora Segretario di Stato Marco Podeschi ha risposto con il documento che qui si allega, evidenziando come in quel caso l’amministrazione (e il Governo) si siano mossi immediatamente, prendendo provvedimenti che hanno dato avvio all’iter giudiziario nell’arco di pochi giorni.

Il tentativo di distrarre l’opinione pubblica quindi dalle eclatanti responsabilità di Stefano Canti e compagni, sono evidenti ed hanno come unico obiettivo quello di gettare fumo negli occhi all’opinione pubblica, che invece ha ben compreso le responsabilità in capo a questo fatto, e soprattutto ha capito chi si è opposto a voler accertare i fatti tramite l’istituzione di una commissione di inchiesta consiliare.

Ci sia concesso infine di esprimere vicinanza e solidarietà ai genitori che si sono spontaneamente associati per esprimere la propria indignazione rispetto ai fatti di pochi giorni fa, e definiti “galline starnazzanti”. Tutto questo è semplicemente ripugnante”.

La nota di Rete –

Abbiamo sostenuto con convinzione il Progetto di legge contro gli abusi sui minori in ambito sportivo, presentato dal Segretario Fabbri. Una misura necessaria, che introduce la sospensione da qualsiasi incarico sportivo per coloro che risultino condannati in primo grado per abusi su minori o violenza di genere. Tuttavia, riteniamo che sia stata persa un’occasione fondamentale per rafforzare questa tutela, prevedendo la sospensione già a partire dal rinvio a giudizio.

Non ci troviamo nell’ambito del diritto penale, dove la presunzione d’innocenza è – giustamente – un principio intoccabile. Qui parliamo di prevenzione in un ambiente particolare, quello sportivo.

Quando c’è anche solo il sospetto, fondato, che una persona possa aver commesso abusi su minori, la priorità deve essere una sola: proteggere i bambini.

Il rischio che un potenziale pedofilo possa continuare a frequentare luoghi dove ci sono minori è, per noi, intollerabile.

E invece il Governo ed i “nuovi Cesari” della maggioranza, che trattano l’aula Consigliare come una “cosa propria”, nonostante le contrarietà emerse anche al loro interno, hanno scelto di tirare avanti, ignorando questo elementare principio di prudenza.

Inoltre, esprimiamo il nostro sdegno per l’ordine del giorno approvato dalla maggioranza in merito al caso del pedofilo sammarinese, rimasto libero di frequentare ambienti con bambini fino al 23 agosto, nonostante già dal 2 luglio tutto il Congresso di Stato fosse perfettamente a conoscenza della sua condanna definitiva. Nessun congressista ha mosso un dito.

Con questo OdG vergognoso, la maggioranza ha dimostrato di voler coprire, come sempre accade a San Marino, non chiarire.

Ha scelto deliberatamente di non accertare responsabilità gravissime, dando un colpo di spugna a una vicenda che meritava invece trasparenza, rigore, accertamenti ed assunzioni diresponsabilità. A nulla sono valsi gli accorati appelli del Gruppo genitori, che chiedevano una svolta.

La maggioranza ha scelto ancora una volta l’omertà, l’omissione, il silenzio.

  1. Questa è una pagina nerissima per il nostro Paese. Di fronte a un Congresso di Stato che porta sul groppone responsabilità così gravi, noi grideremo la nostra indignazione finché avremo fiato, perché una situazione indegna come questa non può e non deve passare sotto silenzio.

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