L’ex Capitano Reggente Giacomo Simoncini è stato condannato per atti indecenti commessi nel marzo 2022.
Una segretaria, entrata nel suo ufficio, chiamata con la scusa di riparare la zip dei pantaloni di lui, è stata vittima di molestie. All’epoca dei fatti, la legge sui reati sessuali non era ancora in vigore, ma Simoncini è stato comunque condannato a pagare una multa di 2.400 euro, oltre a sostenere le spese legali e risarcire la vittima, lo Stato e Anthony.
Nonostante la condanna, Simoncini ha mantenuto un ruolo di consigliere nella Federazione Sammarinese Gioco Calcio (FIGC). In passato, aveva ricoperto anche ruoli dirigenziali in altri enti sportivi, come la Federazione Murano, e aveva un’esperienza con la nazionale di calcio che aveva partecipato ai playoff degli Europei 2022. La condanna definitiva, tuttavia, gli interdirà per sempre cariche civili e religiose relative allo Stato.
Nonostante la condanna, Simoncini resta eleggibile per altre cariche pubbliche, anche le più alte. La FIGC ha dichiarato di non avere istruzioni su come gestire il caso di un consigliere condannato. Si ipotizza la necessità di un’assemblea federale straordinaria per discutere le sue eventuali dimissioni.
Il quadro normativo di San Marino non prevede esplicitamente limitazioni ai diritti di rappresentatività per i politici condannati. Il regolamento della FIGC, fondata nel 1999, è l’unico strumento che potrebbe essere utilizzato per giudicare il caso di Simoncini e sancire la sua interdizione da pubblici uffici o dal diritto di rappresentatività all’interno della federazione stessa.