Il Segretario alle Finanze ha scatenato un vero e proprio “colpo di mano” politico, depositando in fretta e furia il progetto di legge sulla riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR). L’obiettivo è chiaro: portarla in aula per la prima lettura entro due settimane, aggirando ogni forma di confronto democratico. Questa mossa, che non ha previsto alcuna consultazione con i partiti di opposizione e, a quanto si apprende dalle cronache giornalistiche, solo un dibattito frettoloso e parziale con le forze di maggioranza e le parti sociali, lascia i cittadini all’oscuro dei reali impatti che la riforma avrà sulla loro vita.
DOMANI – Motus Liberi denuncia con forza questa condotta, che mortifica il ruolo del Consiglio Grande e Generale e calpesta il diritto dei cittadini a partecipare a scelte politiche dirimenti. “È una tendenza insana e pericolosa a cui ci opporremo con tutte le nostre forze, facendo da megafono al tessuto sano della nostra comunità, stanca dei capricci e degli arbìtri di un potere sempre più scollato dalle esigenze dei cittadini”, afferma il movimento.
Questa gestione accentratrice non è solo un errore di metodo, ma evidenzia anche una crescente spaccatura all’interno della stessa area di governo. Le lamentele di Libera, che la scorsa settimana aveva chiesto a gran voce di fermare l’iter del progetto di legge, di ampliare la discussione e di affrontare il punto di vista critico di lavoratori dipendenti, imprese e frontalieri, ne sono la prova lampante.
DOMANI – Motus Liberi ribadisce da tempo le sue preoccupazioni: la proposta di legge, così com’è, rischia di far pagare di più chi ha un reddito fisso, cancellando le deduzioni SMAC e costringendo tutti a spese insostenibili. Particolarmente allarmante è la prospettiva del raddoppio delle aliquote sul TFR, “un’ulteriore beffa che indebolisce ulteriormente la fiducia nella politica”. In sintesi, questa operazione porterà a un aumento del carico fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati, a una contrazione del loro potere d’acquisto e a numerosi vincoli e adempimenti per ambire anche solo a minimi vantaggi fiscali.
DOMANI – Motus Liberi ritiene che il percorso per una giusta riforma debba essere partecipato, onesto e trasparente. Per questo, il movimento chiede con forza di sospendere immediatamente l’iter del testo depositato. Solo in questo modo sarà possibile tornare a discutere in maniera democratica e aperta in Consiglio. In tale contesto, DOMANI – Motus Liberi si batterà per una effettiva e parallela entrata in vigore dell’ICEE, che includa patrimonio e carichi familiari, e per una revisione delle previsioni relative alle deduzioni SMAC.
“Non permetteremo a nessuno di tenere in scacco i cittadini di San Marino attraverso intollerabili forzature e ricatti politici”, conclude DOMANI – Motus Liberi. “Se vogliamo davvero giungere all’approvazione di un provvedimento serio ed efficace, che offra supporto a chi lavora e paga le tasse, servono ascolto e dialogo, non ordini calati dall’alto.” Il movimento si dichiara in prima linea per offrire il suo contributo, avendo come unica bussola l’interesse collettivo e la tutela della democrazia parlamentare