Il mondo trattiene il fiato, mentre in Vaticano prende ufficialmente il via uno dei momenti più solenni e impenetrabili della Chiesa cattolica: il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice. Alle ore 10:00 di questa mattina, i 133 cardinali elettori si sono riuniti nella Basilica di San Pietro per la celebrazione della messa Pro eligendo Pontifice, dando così avvio a un processo che fonde riti secolari, silenzi rituali e intense preghiere.
Nel pomeriggio, il passaggio formale alla dimensione più riservata: i cardinali, vestiti con le vesti cerimoniali nella Cappella Paolina, si sono incamminati in processione verso la Cappella Sistina, intonando le Litanie dei Santi, in un’atmosfera carica di simbolismo e tensione spirituale.
Secondo il rigido cerimoniale, alle 16:30 la Sistina viene sigillata: nessuno entra, nessuno esce. Restano solo gli elettori, il Maestro delle celebrazioni liturgiche Diego Ravelli e il predicatore pontificio Raniero Cantalamessa. Dopo il loro ultimo intervento, anche loro abbandonano la sala, lasciando spazio al silenzio del primo scrutinio.
La prima giornata prevede una sola votazione, ma da domani, se non si raggiungerà subito il quorum dei 89 voti, si procederà a quattro scrutini quotidiani: due al mattino e due al pomeriggio. A scandire il ritmo dell’attesa, le fumate dal comignolo della Sistina: nera se l’elezione non è avvenuta, bianca se un nuovo papa è stato scelto. Gli orari ufficiali annunciati dalla Sala Stampa vaticana parlano chiaro: le fumate nere sono previste per le 12:00 e le 19:00, mentre la fumata bianca potrebbe sorprendere già alle 10:30 o alle 17:30.
Nel frattempo, il dispositivo di massima riservatezza è stato attivato. La Cappella Sistina è stata sottoposta a scrupolose ispezioni contro dispositivi di intercettazione, e da ieri sera le aree riservate sono state sigillate con placche metalliche e adesivi ufficiali “Conclave 2025”.
All’interno, ogni dettaglio è pronto: fogli, penne, posti assegnati, testi liturgici. Inizia così il lungo cammino verso la fumata bianca, segnale atteso da milioni di fedeli nel mondo. Con il primo voto previsto oggi pomeriggio, la Chiesa entra ufficialmente nel cuore del mistero più custodito del Vaticano: l’elezione del successore di Pietro.