Si fa sentire la voce dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dopo la presentazione della versione definitiva della riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR). In un comunicato diffuso oggi, l’Ordine esprime rammarico per non essere stato coinvolto nell’ultima fase del confronto con il Governo, sottolineando di aver appreso solo all’ultimo momento i contenuti del testo finale.
“L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili desidera esprimere il proprio rammarico per non essere stato coinvolto nell’ultima fase di confronto sulla riforma IGR. Solo nella giornata di ieri, durante un incontro presso la Segreteria di Stato, abbiamo ricevuto la versione definitiva di una riforma frutto prevalentemente del dialogo con le organizzazioni sindacali che ha condotto ad adottare misure non condivisibili quali, ad esempio, l’innalzamento per cinque anni dell’aliquota IGR dal 17% al 18%, con imprevedibili ripercussioni sull’economia reale sammarinese.”
Una posizione netta, che punta il dito contro la mancanza di concertazione nella fase conclusiva del percorso riformatore e contro alcune delle scelte contenute nel provvedimento, in particolare l’aumento dell’aliquota principale.
L’Ordine rivendica tuttavia il proprio contributo tecnico durante le fasi iniziali del confronto, ricordando che grazie al lavoro congiunto si erano raggiunti risultati importanti e condivisi. “Fin dalle prime fasi, il contributo tecnico dell’ODCEC ha permesso di raggiungere risultati importanti, come l’eliminazione della minimum tax, la tutela del regime agevolativo dedicato alle nuove imprese presenti sul territorio, la conservazione dell’aliquota proporzionale in relazione ai redditi prodotti da professionisti e ditte individuali, nonché il mantenimento di un regime fiscale basato sulla chiarezza e sulla semplicità applicativa.”
Nel documento, il Consiglio Direttivo dell’Ordine ribadisce la propria disponibilità al dialogo e il metodo che da sempre lo contraddistingue, basato su competenza e confronto costruttivo. “L’ODCEC ha sempre scelto la strada del confronto serio, tecnico e professionale, auspicando un dialogo ampio, condiviso e concreto, anche al fine di individuare misure alternative all’innalzamento della pressione fiscale per rafforzare la situazione finanziaria dello Stato.”
L’Ordine tuttavia “prende atto che questo approccio potrebbe aver portato ad una valutazione non pienamente adeguata del contributo sistemico apportato e del ruolo svolto dai professionisti del territorio, competenze indispensabili per la valorizzazione e la crescita del Paese.”




