Liposuzione con gravi complicazioni, 33enne fa causa

da | 10 Mag 2025


Un intervento che doveva migliorare il benessere si trasforma in un calvario medico e legale per una donna della provincia di Ravenna. Avviata un’azione civile contro la clinica, il chirurgo e l’anestesista.

Una complessa operazione di liposuzione in una clinica privata di San Marino si è trasformata in un incubo per una 33enne della provincia di Ravenna, che ora ha deciso di portare in tribunale i medici e la struttura. L’intervento, eseguito nell’agosto 2023 con l’obiettivo di migliorare il suo benessere fisico e la sicurezza, si è concluso con gravissime complicazioni, sfociate in un serio caso clinico e legale.

Secondo quanto riportato dal Corriere Romagna, l’operazione era prevista per poche ore, ma si è protratta per oltre otto, interessando ben 15 zone del corpo, dall’addome alle gambe, dai glutei al seno. I postumi sono stati gravissimi e immediati: la donna ha subito un’importante perdita di sangue, che ha richiesto trasfusioni d’urgenza. Sono seguiti diversi ricoveri, prima a San Marino e poi a Rimini, fino a un drammatico arresto cardiaco avvenuto pochi giorni dopo l’intervento.

Nei mesi successivi, la 33enne ha cercato invano risposte e chiarimenti dalla clinica che l’aveva operata. Solo consultando altri specialisti esterni, ha scoperto la reale entità e gravità delle sue condizioni: ferite che non cicatrizzavano, un decorso post-operatorio anomalo e danni che risulterebbero permanenti.

Una consulenza medico-legale ha poi confermato i sospetti, evidenziando criticità rilevanti: un prelievo eccessivo di tessuto adiposo rispetto ai limiti di sicurezza, una durata operatoria decisamente anomala e presunte carenze nella gestione anestesiologica durante l’intervento.

Assistita dai suoi legali, la donna ha quindi deciso di avviare un’azione civile per chiedere un accertamento tecnico preventivo. L’obiettivo è definire con precisione le responsabilità mediche e della struttura sanitaria, un passaggio fondamentale anche per poter accedere alle necessarie cure riparative, che al momento le vengono negate da altri professionisti proprio a causa dell’estrema complessità del quadro clinico.

In tribunale, la clinica ha sollevato eccezioni relative alla giurisdizione, sulla cui competenza il giudice si è riservato di decidere. La battaglia legale e clinica per la 33enne è dunque ancora in corso, nella speranza di ottenere giustizia e le cure necessarie per recuperare il benessere perduto.

Condividi su:

Puoi leggere questo articolo gratuitamente grazie al contributo di

Articoli correlati

Panoramica privacy
Insider.sm

Questo sito utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni essenziali, come riconoscerti quando torni sul nostro sito e aiutare il nostro team a capire quali sezioni trovi più interessanti e utili.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.