Legge di bilancio, sfuma l’intesa tra maggioranza e opposizione: si va avanti con il muro contro muro

da | 18 Dic 2025

Sfuma l’intesa tra maggioranza e opposizione sugli emendamenti alla Legge di Bilancio. Dopo una trattativa serrata, attorno alle 00.30 di giovedì 18 dicembre, Emanuele Santi, Nicola Renzi e Gaetano Troina intervengono in Aula annunciando il mancato raggiungimento dell’accordo per la velocizzazione dei lavori consiliari.

Emanuele Santi annuncia il mancato raggiungimento di un accordo con la maggioranza, spiegando che l’opposizione aveva dato disponibilità a ridurre gli emendamenti a sei ciascuno, ma che la maggioranza si è detta disposta ad accoglierne pochissimi, nemmeno quattro. Una proposta che, sottolinea, non può soddisfare l’opposizione e che dimostra la mancanza di una reale volontà politica di venire incontro alle sue esigenze. Santi evidenzia come la quasi totalità degli emendamenti dell’opposizione venga respinta e come siano accolti solo interventi marginali, giudicati insufficienti a riconoscere il lavoro svolto.

Sulla stessa linea Nicola Renzi che osserva come, a fronte di una risposta di questo tipo, forse non sarebbe stato nemmeno utile sedersi al tavolo del confronto. Renzi ribadisce che l’opposizione continuerà comunque a portare avanti e a spiegare le proprie proposte, rimarcando la differenza tra chi ha un’idea alternativa per il Paese e chi invece si dichiara soddisfatto dell’attuale finanziaria. Anche Gaetano Troina condivide la valutazione critica, pur riconoscendo un parziale cambio di passo rispetto al giorno precedente: se inizialmente il confronto era limitato esclusivamente all’Aula, oggi l’approccio appare leggermente modificato, anche se, a fronte di numerose proposte presentate, solo poche vengono realmente prese in considerazione o giudicate di interesse.

Replica Massimo Andrea Ugolini, per conto della Democrazia Cristiana e della maggioranza, affermando che resta ferma la volontà della maggioranza di accogliere alcune proposte contenute negli emendamenti, nel rispetto però della coerenza con l’impianto complessivo della legge, così come definito in prima e in seconda lettura. Ugolini assicura quindi la disponibilità a proseguire il confronto, mantenendo l’approccio seguito fino a questo momento.

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