“La questione riguarda da vicino la provincia di Rimini“, ha sottolineato Alice Parma in un post su Instagram, evidenziando il forte impatto di questa dinamica sul territorio emiliano-romagnolo. L’ordine del giorno propone tre azioni concrete che la Giunta regionale è chiamata a intraprendere per affrontare le criticità esistenti.
Il primo e fondamentale punto dell’ordine del giorno richiede l’apertura di un tavolo tecnico tra i ministeri italiani e i dicasteri sammarinesi. L’obiettivo è garantire la corretta applicazione della convenzione bilaterale tra i due Stati, un passo cruciale per risolvere le ambiguità e le problematiche interpretative che spesso affliggono i lavoratori.
In secondo luogo, il documento sollecita un rafforzamento della collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e gli enti locali, in particolare quelli nei territori più direttamente interessati dal fenomeno frontaliero. Questa sinergia è vista come essenziale per sviluppare risposte più mirate e vicine alle esigenze delle comunità locali e dei lavoratori coinvolti.
Infine, l’ordine del giorno invita ad affrontare alcune questioni urgenti e specifiche. Tra queste, spiccano la problematica della doppia tassazione per i pensionati, un onere significativo che pesa su chi ha contribuito in entrambi i Paesi. Viene inoltre evidenziata l’importanza di regolamentare adeguatamente i permessi per lavoratori e lavoratrici con familiari disabili a carico, garantendo loro il supporto necessario senza penalizzazioni.
“Per i frontalieri vogliamo maggiori tutele e trattamenti fiscali e sociali equi“, ha concluso Alice Parma, riassumendo l’intento principale dell’iniziativa. L’azione della Consigliera regionale e dei suoi colleghi mira a garantire che i lavoratori transfrontalieri possano operare in un quadro normativo chiaro, equo e protettivo, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nell’economia di entrambi i Paesi.