Sottolineate anche le incongruenze sul reddito effettivo delle imprese e la mancata applicazione del fiscal drag. Buona l’occupazione, ma dal 2024 ad oggi è in aumento la CIG. Evidenziato l’eccessivo uso del part-time delle donne nel commercio e nei servizi, e chiesti più controlli sul lavoro irregolare.
San Marino 23 aprile – Si è conclusa la visita degli esperti del Fondo Monetario Internazionale (FMI) in vista della missione annuale sullo stato di salute del Paese.
Tra gli interlocutori chiamati al tavolo dagli esperti di Washington, anche i Sindacati, cui sono state chieste considerazioni sul mercato del lavoro, il ricorso alla cassa integrazione e sull’andamento del costo della vita, anche in relazione al rinnovo dei contratti.
Temi sui quali l’obiettivo delle organizzazioni dei lavoratori rispetto ai prossimi rinnovi contrattuali, sarà non solo recuperare l’inflazione relativa al periodo post-covid, ma avanzare rispetto alla perdita del potere di acquisto dei lavoratori con un meccanismo distribuito nel corso degli anni, con particolare attenzione ai settori ove le condizioni economiche e normative sono particolarmente ridotte.
Le OO.SS. sono state interpellate anche in merito alla base imponibile: la CSU ha messo ancora una volta in rilievo l’incongruenza che si registra circa la questione degli accertamenti legati al reddito effettivo delle imprese. Dai dati si evince infatti che elusione ed evasione fiscale sono un fenomeno tutt’altro che marginale. Sul tavolo anche la mancata applicazione del fiscal drag.
I vertici sindacali hanno poi risposto alle sollecitazioni dei tecnici del Fondo sull’andamento occupazionale, interessati in prima battuta al settore produttivo e dei servizi, per concludere con la Pubblica amministrazione.
Ne è emerso un andamento nel comparto del Manifatturiero che, seppur mantenendo l’occupazione, lo scorso anno ha fatto ricorso alla CIG in misura crescente rispetto all’anno precedente. Un trend che si conferma anche in questi primi mesi del 2025.
Da una prima lettura, si può ipotizzare che, dopo il picco del fatturato registrato nel 2022 e nella prima parte del 2023, la successiva stagnazione rallenterà la ripresa.
Comparto servizi e commercio: il confronto con la delegazione Fmi si è soffermato sull’elevato utilizzo del part time, prevalentemente rivolto all’occupazione femminile. La CSU ha riferito di nutrire seri dubbi sull’effettiva esigenza di ricorrere frequentemente a tale tipologia di contratti e di aver chiesto controlli rispetto al ricorso al lavoro irregolare per il completamento dell’orario di lavoro settimanale.
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