Cinema Turismo e Villa Malagola: dibattito serrato sulla nuova destinazione d’uso. Respinto l’emendamento di RF

da | 17 Dic 2025

Nella giornata di oggi, in Consiglio Grande e Generale, si è sviluppato un acceso dibattito su emendamento di Repubblica Futura riguardante la nuova destinazione d’uso dei complessi Cinema Turismo e Villa Malagola (poi respinto dell’Aula).

Nicola Renzi (Rf): Vorrei fare un piccolo inquadramento storico, o meglio, una piccola storia triste, sull’ex Cinema Turismo che in campagna elettorale, con manifesti in ogni dove, veniva dato per terminato. Il cantiere è partito, ma sono iniziate enormi polemiche. Noi, come persone serie, abbiamo depositato un’interrogazione per chiedere lumi su quanto stava succedendo, ma sono passati tre mesi e non abbiamo avuto risposta. Nessuno sa pubblicamente quanto quel cantiere è costato finora e quanto potenzialmente può costare per realizzare l’auditorium. Se voi, che siete la maggioranza, volete buttare 20-30 milioni in un auditorium, siete liberi di farlo. Noi, però, vi proponiamo un’altra idea. Quell’area, che include l’ex Cinema Turismo con la sua struttura di pregio storico, artistico e architettonico, e anche Villa Malagola, ha un interesse filologico storico importante. Chiediamo di fare almeno uno studio, convinti che l’area potrebbe essere dedicata alle istituzioni, come sede delle commissioni o di alcune sedute del Parlamento. Questo servirebbe a ridare al Palazzo Pubblico il suo ruolo di monumento e museo principale della Repubblica. Allo stato attuale, stiamo solo impiegando soldi senza sapere qual è il loro fine.

Enrico Carattoni (Rf): È un peccato che il segretario Canti sia andato via, perché avrebbe potuto darci l’interpretazione autentica di quello che viene fatto nel cantiere del Cinema Turismo, che credo sia stato inaugurato tre o quattro volte negli ultimi anni. Si vedono solo dei gran cartelli con la grafica che cambia, ma dietro i cartelloni sembra che oramai sia tutto a pezzi. Mi ricollego al punto che gli immobili di pregio nel centro storico, che è il centro della politica e delle istituzioni, sono pochi, e per questo è necessario un piano strategico sull’utilizzo del patrimonio immobiliare già pubblico. Ritengo che quella sia una delle strutture architettonicamente più belle e funzionali della Repubblica. È chiaro che l’utilizzo come sala cinematografica non può più essere pensato, ma chiedo quale sia l’idea della maggioranza su quel pezzo di realtà nevralgica, subito a ridosso delle mura, che viene lasciata all’abbandono. Noi non vogliamo con questo emendamento imporre un progetto, ma chiediamo di aprire un confronto al netto dei progetti che ci sono, perché è inutile investire risorse se poi fra due anni ci rendiamo conto che l’immobile poteva essere destinato ad altro. Invece di fare spot elettorali, fermiamoci e diteci qual è l’idea che abbiamo per il Cinema Turismo e per Villa Malagola.

Matteo Casali (Rf): Il Cinema Turismo è il centro nevralgico della possibilità di sviluppo di quell’intera area. Vorrei concentrare l’attenzione su pochi elementi: mi chiedo quante volte negli ultimi mesi il Cinema Turismo è stato reinaugurato con servizi televisivi che illustravano la partenza dei lavori, lavori che ora sono fermi. L’unica cosa che si muove sono le bullonature nel cartello dei progettisti che vengono incaricati. Riguardo Villa Malagola, la sua tutela, secondo la legge 147 del 2005 che noi riportiamo, è incentrata sulla conservazione del giardino, della piscina e del tipo di giardino. Ebbene, quel giardino è in stato di abbandono a causa della frana che è venuta giù per incuria, non per la pioggia. Sono stati fatti dei progetti, uno della famosa Ecogeo incaricata da Canti, che risistemano la frana fregandosene della piscina, alla faccia della tutela dei monumenti. La frana è venuta giù perché il progetto che c’era nel 2020 e i denari a residuo sono stati fermati per dispetto politico per fare la damnatio memoriae di Augusto Michelotti. Dopo che ha piovuto, il Segretario di Stato si è messo il giubbotto della Protezione Civile per far finta di far qualcosa. Avete messo su cartelli abusivi con progetti non concessionati e la pubblicità dell’amico di Stefano Canti Ecogeo. Quello che c’è lì dietro è uno schifo.

Emanuele Santi (Rete): Come non dare ragione al consigliere Casali su quell’area, che è una delle più di pregio in Città, comprendente Cinema Turismo e Villa Malagola. Nella passata legislatura si era presa una strada, ma il punto è che tutti abbiamo sempre detto che quello scempio in Città doveva sparire. Nella scorsa legislatura era emersa la questione dell’auditorium mirabolante. Dopo tre o quattro anni, quell’area giace ancora nell’abbandono più assoluto, è un bisciaio che non rende giustizia al nostro centro storico. Per favore, basta fare speculazioni e demagogia, bisogna trovare una soluzione, qualunque essa sia. Chiaramente non possiamo spendere in un progetto che partiva con qualche milione di euro e arriva a cifre da 10 milioni di euro; se prima erano 2-3 milioni, e ora ne vogliono 10, qui qualcosa non torna. Dobbiamo valutare l’ipotesi di fare qualcos’altro. Quella situazione fatiscente non può più rimanere, non è un biglietto da visita accettabile. Chiedo che portiate un progetto serio in aula che possibilmente non costi 10 milioni di euro.

Fabio Righi (D-ML): Trovo e troviamo importante intervenire su questo emendamento, anche se sono certo che verrà ampiamente bocciato. Colgo l’occasione per una riflessione importante. Ho capito il senso del collega che mi ha preceduto, il quale diceva “fate quello che volete purché qualcosa facciate”, perché peggio di così non si può. Però mi permetto di dire che bisogna fare una riflessione attenta, non agire in base alla prima cosa che viene in mente con tanto di esplosioni di spese che passano dai 2 milioni ai 10 milioni. Questa è la stessa dinamica avvenuta con l’aviosuperficie, dove i milioni aumentavano col passare dei mesi. Serve una riflessione importante perché quest’area è una di quelle che, nell’ambito degli uffici di presidenza in cui si ragiona sull’evoluzione dei siti istituzionali, può essere presa in considerazione. Credo sia opinione condivisa la necessità di immaginare come organizzare meglio i luoghi delle nostre istituzioni per una prospettiva futura. Il Palazzo è oggettivamente divenuto insufficiente e obsoleto per le effettive esigenze di Commissioni e Consiglio. La riflessione seria è da fare per avere luoghi dignitosi in cui le nostre istituzioni possano operare, e credo che non possano essere immaginate al di fuori del contesto del centro storico. Vi invito a non fare la prima cosa che vi viene in mente, ma a dotarvi di una pianificazione organica su come utilizzare queste aree di pregio, secondo una visione precisa. Se non sono previsti sviluppi istituzionali, riflettete sulla visione di sviluppo: se volete un auditorium e un’area congressuale, quali politiche di turismo congressuale volete mettere in campo? Serve un progetto nazionale di sviluppo economico infrastrutturale, con interventi concatenati e organici, per evitare una spesa incontrollata.

Sara Conti (Rf): Anche questo è uno degli emendamenti a cui teniamo di più, perché rientra nel pacchetto votato alla riqualificazione di aree di pregio del nostro centro storico. Questa proposta è forte nei contenuti, in quanto chiediamo di stoppare un’opera di ristrutturazione dell’ex Cinema Turismo, già avviata con costi enormi. Questa è sembrata più una bandierina politica che un’opera realizzata con una visione concreta per la rivalorizzazione di un luogo che, nella nostra idea, comprende anche Villa Malagola. Si parlava inizialmente di 6 milioni di euro, ma ora sono lievitati fino a 8-9 milioni. Per cosa? Non abbiamo capito la destinazione di questo auditorium della musica. Mi fa impazzire che non si riesca a mettere in piedi un progetto serio, strategico e onnicomprensivo. Diciamo: fermatevi e ragioniamo su quest’area preziosissima, ex Cinema Turismo e Villa Malagola, che può divenire qualificata e destinata a un uso istituzionale, una proposta che va valutata. Ci piacerebbe vedere la realizzazione di opere basate su una visione seria, costruttiva e su studi di fattibilità che non siano miopi o limitati. L’atteggiamento di voler posizionare una bandierina il prima possibile non è apprezzato, soprattutto visto il degrado come la frana della Scala Malagola, un passaggio poco decoroso.

Vladimiro Selva (Libera): Velocissimamente, per quanto riguarda il Cinema Turismo, dico che in questa legislatura, quando il governo si è insediato, c’era già un progetto in stato avanzato. La linea generale che come partito abbiamo chiesto ai nostri rappresentanti era quella di non buttare via tutto ciò che si era fatto prima, cercando di tenere il buono, ribaltando il paradigma della legislatura precedente. Tuttavia, lo studio esecutivo del progetto ha portato a costi notevolissimi e inaspettati, imponendo ad oggi una rivalutazione su alcune scelte. Nonostante questo, la destinazione dovrebbe rimanere un auditorium o uno spazio polivalente per convegni. La proposta di RF di usarlo come sede per i lavori consiliari potrà essere presa in considerazione, ma non inserita in un articolo di legge. Sulla scala Malagola, pur riconoscendo il degrado che colpisce l’area da anni, voglio dire che la settimana scorsa è stato approvato il progetto per la ristrutturazione. Oggi ci sono gli esecutivi e con ogni probabilità la prossima settimana verrà avviata la gara d’appalto. Si sta procedendo con la sistemazione dei lavori che interessano proprietà dello Stato e anche appezzamenti privati. Presto non ci saranno più solo cartelloni che descrivono un progetto che è stato respinto dalla commissione monumenti.

Gian Matteo Zeppa (Rete): Secondo me, anche questo emendamento dovrebbe quantomeno far pensare, nel senso che è un indirizzo su un problema oramai annoso della questione di quella che definirei ex zona di pregio. Il collega Casali ha fatto una ricostruzione realistica, il famoso bisciaio lo è. Ricordo all’aula che nel 2022 l’area in questione, specificamente il terreno dove c’è la villa, venne ceduta dallo Stato alla Banca Agricola, con tutta una serie di eredità dietro. La vera parte pregiata della villa è la piscina, dato che lo stabile è stato ristrutturato. Mi verrebbe da chiedere cosa è successo dal 2022, quando il Consiglio dei XII deliberò all’unanimità la cessione dell’immobile, fino ad oggi che entriamo nel quarto anno di gestione. Oggi il problema è capire, nel 2026 cosa si voglia fare di un immobile che è stato ceduto dallo Stato alla Banca Agricola Sammarinese. A distanza di anni dalla cessione, si potrebbe pensare a quello che propone RF sul partenariato fra pubblico e privato, sebbene il pubblico nel 2022 abbia ceduto il bene. Se ne deve parlare, perché quell’area per chi è nato in Città è diventata una porcheria, un bisciaio che vive lì da quattro anni. Bisogna mettere le carte sulla tavola e giocare a carte scoperte. Il collega Casali ha detto bene, Supercanti lì ha fatto “un mazzo d’aglio”. L’emendamento di RF consente di far pensare a cosa vogliono fare il proprietario e lo Stato. Temo che verrà bocciato, ma è necessario affrontare la questione.

Andrea Menicucci (Rf): Qui parliamo della nuova destinazione d’uso del Cinema Turismo e di Villa Malagola. Uno dei punti che ha mosso le idee alla base di questi emendamenti era cercare di evitare l’effetto “cattedrale nel deserto”. Il progetto dovrebbe essere introdotto nel contesto di una necessaria e più ampia pianificazione territoriale. Purtroppo, oggi abbiamo un cantiere arrivato ad uno stato avanzato per recuperare il patrimonio del Cinema Turismo, ma ha raggiunto costi che, come ha detto il consigliere Selva, non erano stati preventivati, arrivando quasi a 8-10 milioni di euro. Questa operazione mi sembra sempre più slegata da una pianificazione e da un’idea solida. Il dubbio è forte che un progetto di questo tipo possa essere utile per la realtà sammarinese, dato che il settore degli auditorium e della cultura è in forte crisi dopo la pandemia. L’altra questione è la valorizzazione di Villa Malagola, una struttura di alto valore storico che versa nel degrado, nonostante gli interventi di “camouflage” con cartelloni al seguito della frana della scala. Questo degrado, sul limitare delle mura del centro storico, non dà lustro all’immagine di San Marino e ci fa perdere tante opportunità.

Miriam Farinelli (Rf): Sono una sostenitrice del recupero del centro storico di Città, che è la nostra capitale e merita rispetto, quindi dobbiamo recuperare con forza le aree, in particolare il Cinema Turismo e Villa Malagola. L’area di Villa Malagola è ridotta a un “bisciaio” di sterpi e cattivo odore, forse a causa di animali che se la passano male, mentre il Cinema Turismo è pieno di muffa e brutto da vedere. Questa situazione è veramente un brutto biglietto da visita per noi. Perciò, dobbiamo sostenere il recupero di quell’area a ridosso del centro storico, perché riflette chi siamo.

Maria Katia Savoretti (Rf): Mi dispiace che il segretario di Stato al Territorio non sia in aula mentre parliamo di territorio, visto che il segretario Gatti continua a rimanere silente. Questo emendamento mi sta molto a cuore e deve far riflettere tutta l’aula, inclusa la maggioranza e il governo, poiché riguarda due strutture che tutti conosciamo, il Cinema Turismo e Villa Malagola. Vediamo quotidianamente il degrado che c’è attorno a questi due edifici, rendendo necessario intervenire. Mi stupisce che il cantiere del Cinema Turismo, iniziato nella passata legislatura con un altro segretario di Stato, Canti, sia oggi fermo, e non sappiamo di che morte morirà. Sebbene il consigliere Selva Vladimiro abbia anticipato che partiranno dei bandi, non è così che si può andare avanti, dato che siamo costretti a tirar fuori le informazioni dalla bocca della maggioranza. È un peccato che il governo non voglia fare riflessioni o accogliere l’emendamento, sapendo già che sarà bocciato, nonostante i suoi contenuti siano utili per il paese.

Matteo Casali (Rf): Ringrazio il consigliere Selva per le informazioni in più che abbiamo appreso in aula, ma la politica del non buttare via niente riguardava il progetto in stato avanzato, non il cantiere che di fatto non è mai partito. Gradirei una risposta anziché informazioni a spizzichi e bocconi all’interrogazione che abbiamo presentato a inizio settembre, sulla quale non abbiamo ancora ricevuto risposte riguardo i costi preventivati, l’eventuale sforamento di costo e la destinazione d’uso. La destinazione d’uso pare non essere più granitica, il che potrebbe consentire di rimetterla in discussione. Benché sia buono l’avvio dei lavori, ricordo che nel 2020 c’erano i soldi e il progetto “ante-frana”, ma non è stato fatto nulla, e la frana è venuta giù, lasciando l’area in pesante degrado. Il progetto di Ecogeo, sostenitore della campagna elettorale, che illustra la prossima realizzazione sul cartellone che campeggia per prendere in giro i sammarinesi, non era nemmeno concessionato. Ora partiranno i lavori su un altro progetto concessionato, il che dimostra il modo in cui i sammarinesi vengono presi per il naso fuori e dentro la campagna elettorale. Vorrei fare un piccolissimo corollario all’intervento precedente e chiedere di togliere il famoso “cartello della vergogna” alla Salita Malagola. Visto che il progetto non era concessionato e sopra c’è il nome di una ditta che pubblicizza se stessa e uno studio professionale, l’AASPL ha il dovere di rimuovere quella pubblicità abusiva. Chiedo di farlo non per un favore a me, ma per rendere un po’ di giustizia alle persone che sono state prese in giro.

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