Gianni Indino è morto. Il presidente del Caar, di Confcommercio e del Silb è mancato sabato 9 febabrio, al pomeriggio all’ospedale di Cesena, dove era ricoverato dopo l’aneurisma che l’aveva colpito la sera del 31 gennaio. A trovarlo, steso a terra privo di sensi, era stata la moglie Anna.
Le sue condizioni erano apparse gravissime. Si interrompe tragicamente una storia d’amore con Rimini durata quasi mezzo secolo. Notissimo in riviera e non solo, da decenni era tra i protagonisti del turismo, in particolare del mondo della notte.
Gianni Indino, 70 anni compiuti il 14 dicembre, era nato a Oria, in Puglia, poi emigrato con la famiglia a Torino. Nel 1976 appena 22enne – ricorda il sindaco Sadegholvaad – suona il campanello della pensione Portofino, con pochi soldi e molte speranze, in cerca di un lavoro nei locali della riviera. Trova un posto letto nel locale lavanderia a 3.500 lire al giorno, senza finestre e con il bagno al piano di sotto. Per Gianni questo bastava: nei giorni successivi sarebbe andato a bussare alle porte di diversi locali, trovando impiego a Radio Rimini. Con i primi soldi pagò i proprietari della pensione che gli avevano fatto credito nei giorni di magra. Il resto, da quel 1976, lo può raccontare una carriera, trascorsa tra successi e trionfi alla consolle da dj delle discoteche romagnole, al microfono delle radio, perfino come cantante e talent scout.
Negli anni della pandemia si era battuto a difesa di commercianti e locali da ballo. L’ultimo intervento lo aveva fatto il 27 gennaio, da presidente Confcommercio, sul decreto sicurezza nei locali. “La crescita del nostro territorio passa dal lavoro di queste grandi persone, che hanno fatto delle loro doti umane e professionali un bene collettivo. In quegli anni lo sviluppo economico e sociale avveniva attraverso il turismo e il boom turistico attraverso le cambiali e la fiducia negli altri. Oggi forse non sarebbe possibile. Ho imparato che l’ospitalità dei romagnoli non è un modo di dire… Rimini è una grande scuola di vita”.
Lascia la moglie Anna, i figli Valentina e Federico, il fratello Beppe e i due amatissimi nipotini. Tra i tantissimi i messaggi di cordoglio alla notizia della scomparsa, quelli del presidente della Regione Michele de Pascale, dei parlamentari Maurizio Gasparri, Jacopo Morrone, di Roberta Frisoni, Emma Petitti, Corrado Della Vista.