FUPS-CSdL: “Ottimo il risultato sulla coabitazione intergenerazionale, ora si prosegua con il cohousing per gli anziani”

da | 6 Nov 2025

La Federazione Unitaria Pensionati Sammarinese (FUPS-CSdL) accoglie con soddisfazione l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Grande e Generale del progetto di coabitazione intergenerazionale (cohousing), già presente nella legislazione di molti paesi europei.

Nei giorni scorsi abbiamo appreso con grande soddisfazione dell’approvazione all’unanimità da parte del CGeG del progetto di coabitazione intergenerazionale (cohousing), già presente nella legislazione di molti paesi europei”, si legge nella nota.

Il progetto parte da una filosofia di aiuto reciproco tra le varie anime della collettività, che consente di sostenere le giovani generazioni di studenti chiedendo loro, in cambio, un impegno sociale attivo. La FUPS-CSdL considera il provvedimento “fondamentalmente un sistema per aiutare le giovani generazioni di studenti, chiedendo loro in cambio un impegno sociale attivo”, ma al tempo stesso invita la classe politica “ad avere il coraggio di andare avanti su questa strada, individuando anche soluzioni che rispondano ai forti cambiamenti demografici in atto, come viene fatto in molti paesi europei.”

La Federazione sottolinea che San Marino vive in una società che sta velocemente invecchiando, e che, pur dando precedenza alle nuove generazioni, occorre cominciare a pensare anche a un Paese “a misura di anziano”. L’allungamento della vita media e l’aumento del numero di pensionati rendono necessario “mettere in cantiere anche altre forme di cohousing, che siano pensate per chi è nella fase anziana della propria vita, e che magari, visti anche i prezzi degli affitti e negli ultimi anni la mancata rivalutazione delle pensioni in base all’inflazione, non riesce più ad avere quella vita dignitosa che gli spetta di diritto.”

La FUPS-CSdL ribadisce quindi la necessità di “tornare ad una vera e propria politica abitativa sociale, investendo anche in nuove costruzioni edilizie, che possa rispondere alle esigenze di quelle famiglie, siano essi di lavoratori o pensionati, che non riescono a reperire abitazioni a prezzi accessibili sul mercato privato.”

Tra le proposte rilanciate c’è quella, già formulata nei mesi scorsi, di utilizzare ex alberghi dismessi per realizzare forme di “cohousing senior”, strutture destinate alla convivenza e all’assistenza di persone anziane. “Nella sostanza, come già nei mesi scorsi la FUPS-CSdL aveva proposto, si tratterebbe di utilizzare edifici come ex alberghi dismessi, che per la loro stessa struttura sono facilmente destinabili a queste forme di coabitazione, creando delle sorte di case comuni che siano assistite”, si legge ancora nel comunicato.

Il modello è già sperimentato con successo in diversi paesi del nord Europa – “Belgio, Olanda, Danimarca e più in generale in tutto il nord Europa” – e, secondo la Federazione, permetterebbe di contrastare la solitudine degli anziani, garantendo loro una vita dignitosa e serena.

Benissimo quindi il progetto approvato, positivo e lungimirante, ma non fermiamoci qui, la nostra società ha bisogno di coraggio e di proseguire il cammino intrapreso”, conclude la nota firmata dal segretario FUPS-CSdL Ivan Toni, che conferma la disponibilità del sindacato “al confronto proattivo con la politica, ed ad una partecipazione concreta agli eventuali progetti che, auspichiamo, possano scaturire.”

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