Nel dibattito alla Festa dell’Amicizia 2025, è intervenuta anche Alice Mina, presidente del Consiglio Centrale PDCS, con un messaggio chiaro: l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea non è una minaccia, ma un’occasione storica per rilanciare San Marino.
“Guardiamo all’Accordo come a un’immensa opportunità: per le imprese, per i lavoratori, per l’economia e soprattutto per i giovani e le nuove generazioni”, ha sottolineato Mina, spiegando che sempre più ragazzi vedono in questa prospettiva la possibilità di uscire dai “61 chilometri quadrati” e partecipare a pieno titolo al mercato europeo, non più come cittadini di un Paese terzo.
Per la presidente PDCS, l’accordo rappresenta la strada per superare l’isolamento: “San Marino è un’enclave, non possiamo pensare di rimanere chiusi nei nostri confini. L’accordo è la possibilità di aprire orizzonti e rilanciarci.”
Mina ha respinto con decisione le accuse di chi parla di perdita di indipendenza: “Non c’è perdita di sovranità: quando un Paese siede a un tavolo internazionale rafforza la propria voce, non la indebolisce.” E ha ribadito la differenza tra adesione e associazione: “Non è un ingresso nell’UE, ma un’associazione che ci garantisce stessi diritti e doveri sul mercato unico, senza dover partecipare a politiche che non ci riguardano.”
Un messaggio positivo e generazionale, che mira a spostare il dibattito oltre la propaganda: non paura, ma opportunità; non chiusura, ma apertura; non perdita, ma rafforzamento.