Nicola Renzi, capogruppo consiliare di Repubblica Futura, si è soffermato sull’attività parlamentare del gruppo.
Tra le altre cose ha dichiarato “ci troviamo nuovamente per la seconda legislatura in una situazione anomala: una maggioranza spropositata di 44 consiglieri ed una opposizione risicata della quale RF è il gruppo più numeroso. Tutto ciò sta determinando un vero pericolo per il Paese, una maggioranza così numerosa infatti, sta dimostrando di essere litigiosa su tutto, di non avere una visione per il futuro della Repubblica e di essere unita solo quando si tratta di fare leggi ad personam o spartirsi le poltrone”.

Il consigliere di Repubblica Futura Andrea Menicucci: “Questo Congresso sarà un momento di bilancio: dobbiamo riflettere sul nostro ruolo nella società, consapevoli del sostegno ricevuto e della responsabilità che ciò comporta. Il simbolo che abbiamo scelto, l’origami, rappresenta la trasformazione: ogni piega è un cambiamento, un passo avanti. Il futuro non si attende, si crea. E noi siamo pronti a farlo”.
Il Presidente Roberto Giorgetti: “Repubblica Futura nasce nel 2016, in continuità con un percorso politico che dall’inizio degli anni Novanta ha avuto come obiettivo l’aggregazione ed il consolidamento di un’area culturale liberale, riformista e popolare in una proposta politica strutturata e dinamica, aperta a tutte quelle persone desiderose di impegnarsi per il proprio Paese.
In un’epoca spesso caratterizzata dalla politica cosiddetta fluida, spesso incapace di dare continuità ad una identità politica, al di là delle effimere aggregazioni elettorali del momento, la presenza di Repubblica Futura rappresenta un elemento di stabilità e di rinnovamento, un riferimento per chi voglia riconoscersi in un’area politica con chiari valori, capace di coerenza etica, di proposta costruttiva e di dialogo aperto con altri interlocutori politici e sociali”.