I Giovani Democratico Cristiani esprimono il loro pieno sostegno ai giovani serbi e ai cittadini che, da mesi, stanno manifestando pacificamente per chiedere un futuro più giusto, libero e dignitoso.
Le proteste, iniziate nel novembre 2024 dopo il tragico crollo della stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha causato la morte di 15 persone, hanno messo in evidenza un malessere profondo e diffuso. Questo movimento non nasce soltanto da un singolo evento, ma da un sistema che da anni nega ai giovani opportunità, soffoca la democrazia e trasforma il Paese in un luogo dove l’inefficienza istituzionale prevale sul diritto e sulla giustizia.
Gli studenti e i giovani lavoratori che sono scesi in piazza vogliono essere ascoltati e non più costretti a scegliere tra due alternative ugualmente amare: restare e sopportare una realtà desolante o emigrare, abbandonando il proprio Paese e le proprie radici per cercare un futuro altrove. Le loro richieste sono chiare e legittime: una maggiore democrazia e trasparenza, investimenti seri nell’istruzione e nelle infrastrutture e la possibilità di avere condizioni di lavoro dignitose con salari equi, senza essere costretti ad abbandonare la Serbia.
Il 15 marzo 2025, oltre 100.000 persone hanno riempito le strade di Belgrado in una delle più grandi manifestazioni della storia recente del Paese. Tuttavia, invece di rispondere alle richieste dei giovani, il governo ha reagito con durezza. Sono stati segnalati episodi di violenza e l’uso di strumenti repressivi non convenzionali. A seguito delle proteste, il primo ministro Miloš Vučević e altri funzionari si sono dimessi, ma i manifestanti chiedono ora che il presidente Aleksandar Vučić si assuma la responsabilità della crisi e avvii riforme concrete.
I Giovani Democratico Cristiani si schierano con fermezza al fianco dei giovani serbi, perché la loro lotta è la lotta di tutti i giovani europei che credono nella libertà e nella democrazia. In un’Europa che si professa unita, nessuno deve essere lasciato indietro e la Serbia non può rimanere in un limbo di precarietà e chiusura mentre il resto del continente avanza. Per questo chiediamo alla comunità internazionale di non restare indifferente e di sostenere apertamente le richieste legittime di questi giovani. Serve un impegno concreto affinché la loro voce non venga soffocata dalla repressione e dall’indifferenza.
Il cambiamento non può più aspettare. I giovani serbi chiedono un futuro, e noi siamo con loro.
Comunicato stampa
Giovani Democratico Cristiani