Un uomo di 43 anni, residente in Alta Valmarecchia e padre di quattro figlie piccole, è ora indagato per maltrattamenti in famiglia, ponendo fine a un calvario di anni fatto di violenze domestiche, minacce e abusi, spesso perpetrati anche sotto gli occhi delle bambine. La notizia, riportata da Il Resto del Carlino, descrive un quadro agghiacciante di terrore vissuto quotidianamente dalla compagna.
Secondo la denuncia della donna, la convivenza con il 43enne riminese si era trasformata in un vero e proprio incubo. L’uomo avrebbe regolarmente lanciato oggetti contro le pareti, colpito la compagna con calci e persino stretto le mani attorno al suo collo. Queste violenze erano spesso accompagnate da offese e minacce di morte, e, cosa ancora più drammatica, avvenivano frequentemente in presenza delle loro figlie.
I momenti di maggiore gravità si sarebbero verificati di notte, al rientro dell’uomo dal lavoro, spesso in evidente stato di ebbrezza. Di fronte al rifiuto della compagna di avere rapporti sessuali, l’uomo avrebbe reagito con improvvisi scatti d’ira e aggressioni fisiche.
La situazione è precipitata lo scorso 29 giugno, quando la madre dell’uomo, allarmata dalle urla delle bambine, ha deciso di chiamare i carabinieri. All’arrivo delle forze dell’ordine, il quadro era chiaro: l’uomo, tornato a casa ubriaco, aveva nuovamente preteso un rapporto sessuale dalla compagna. Al suo rifiuto, aveva scagliato una moka del caffè contro il muro, urlando e minacciando.
Questo episodio ha spinto la donna a trovare il coraggio di denunciare l’intera vicenda alle autorità. A seguito dell’inchiesta, il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini ha accolto la richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi, firmando un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare per il 43enne. Per l’uomo è stato inoltre disposto il divieto di avvicinamento alla compagna e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, a tutela della vittima e delle figlie.