La presenza del lupo continua a rappresentare una questione complessa e fortemente sentita nelle aree rurali e montane, dove allevatori e amministrazioni locali segnalano da tempo l’aumento degli avvistamenti e dei danni al bestiame. Tra richieste di contenimento e necessità di tutela della biodiversità, il tema rimane al centro del dibattito pubblico e istituzionale, con l’obiettivo di individuare soluzioni che garantiscano sicurezza e rispetto dell’ambiente.
La Senatrice Domenica Spinelli esprime soddisfazione per l’intervento del Governo in materia di gestione del lupo, annunciando l’avvio di nuove misure che puntano a coniugare la tutela della specie con la sicurezza dei territori e delle attività agricole.
“Oggi, ad Ecomondo, ho avuto il piacere di accompagnare il Sottosegretario di Stato al Ministero Claudio Barbaro e con l’occasione abbiamo affrontato nuovamente il tema della presenza del lupo, che continua a destare forte preoccupazione nei territori, nelle istituzioni e tra gli allevatori”, spiega la senatrice.
Spinelli riferisce che il Sottosegretario l’ha aggiornata sul decreto ministeriale n. 396 del 6 novembre 2025, con cui è stata recepita la direttiva (UE) 2025/1237, che riduce il livello di protezione del lupo (Canis lupus), passando da una tutela rigorosa a una tutela semplice. “Non ci siamo limitati a recepire l’abbassamento della tutela – precisa – ma abbiamo scelto di applicarlo concretamente, a differenza di alcuni Stati membri che hanno deciso di mantenere la specie come altamente protetta.”
Contestualmente, il Governo ha avviato uno studio scientifico approfondito finalizzato a definire, in collaborazione con il MASAF, misure di gestione e prelievo controllato della specie, “nel pieno rispetto della conservazione e dell’equilibrio tra uomo e ambiente”.
La Senatrice auspica che il documento tecnico in preparazione possa “prevedere forme di contenimento equilibrate, nell’ordine di 10-15 unità per regione, oltre ad altri interventi di prevenzione e gestione, come recinzioni protettive, trappole di cattura controllata e sistemi di dissuasione, così da garantire al tempo stesso la conservazione della specie e la sicurezza delle comunità locali.”
Spinelli sottolinea infine la necessità di un coinvolgimento attivo delle amministrazioni regionali: “È fondamentale che le Regioni, e in particolar modo la Regione Emilia-Romagna, mettano a sistema strumenti coraggiosi e concreti, capaci di offrire risposte puntuali e di sostenere chi vive e lavora nei territori più esposti, lasciando da parte le visioni ideologiche che non portano risposte.”
Conclude la Senatrice: “Dal Governo arriva un passo importante per una gestione equilibrata del lupo, capace di garantire la sicurezza delle comunità e la tutela dell’ambiente naturale.”




