
Immagine di repertorio
Si è conclusa con una sentenza di colpevolezza la vicenda che ha visto un gatto domestico di nome Leone vittima di un atto di violenza lo scorso dicembre: è stato raggiunto da una fucilata a distanza ravvicinata.
Nonostante le gravi ferite riportate, il felino è miracolosamente sopravvissuto grazie a un tempestivo e delicato intervento veterinario.
A finire sul banco degli imputati Elio Bernardi, un uomo di 82 anni residente nei pressi dell’abitazione di Sonia Palazzini, la proprietaria del gatto.
Il Commissario della Legge Adriano Saldarelli lo ha ritenuto responsabile dei reati di uso improprio di arma da fuoco e lesioni inferte a un animale d’affezione.
Il verdetto emesso è stato di sei mesi di detenzione, con pena sospesa condizionalmente, e un’ammenda di 1.500 euro. Inoltre, l’anziano dovrà risarcire la signora Palazzini con 750 euro, a cui si aggiungeranno le spese legali da quantificare in seguito.
L’accusa ha potuto contare su prove tecniche inequivocabili. Gli accertamenti della Guardia di Rocca hanno stabilito che l’arma ritrovata nell’abitazione di Bernardi era compatibile con i residui balistici estratti dal corpo di Leone. Un ulteriore elemento probatorio è emerso dalle registrazioni di un sistema di videosorveglianza privato, nelle quali si udiva chiaramente un’esplosione nel pomeriggio incriminato.
La sentenza rappresenta un importante segnale nella tutela degli animali d’affezione e sottolinea come atti di violenza gratuita non restino impuniti.
La comunità sammarinese, profondamente colpita dalla vicenda, ha accolto con favore la decisione del tribunale, auspicando che episodi simili non si ripetano in futuro. Leone, nel frattempo, continua la sua convalescenza circondato dall’affetto della sua padrona, simbolo di una battaglia per la vita vinta contro la crudeltà umana.