Un permesso dato da un segretario di Stato quasi sotto traccia, che appena emerso sulla stampa aveva iniziato a far discutere. Poi il sito, nato e in breve oscurato, che recitava “San Marino la nuova Monaco del nord Italia”. Pagina web di una società privata riconducibile all’uomo d’affari spagnolo Enrique Banuelos De Castro. Sito sul quale pare si promuovessero le tanto criticate residenze fiscali non domiciliate.
“Contenuti che sicuramente sono assolutamente lontani da quella che è la visione della Repubblica di San Marino e del suo sviluppo” – avevano tuonato dalla commissione esteri.
Il Segretario alle Finanze aveva aggiunto: “La licenza era stata concessa nell’aprile scorso un’autorizzazione, ma con condizioni sospensive. Necessaria, fra le altre cose, la presentazione di un progetto realizzativo per un complesso a 5 stelle. Ma fino ad ora ciò non è avvenuto. Questa autorizzazione scade al 30 di giugno 2025, quindi se saranno presentati in quelle condizioni, e anche all’esito chiaramente degli accertamenti che saranno fatti, poi il Congresso prenderà le sue determinazioni. Diversamente sarà decaduta”.
“Prendiamo atto dell’impegno pubblicamente assunto dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, a non approvare il progetto riconducibile all’imprenditore Enrique Bañuelos. Una dichiarazione che arriva tardivamente e solo sotto la pressione dell’opinione pubblica, dopo mesi di ambiguità, mancate smentite e assenza di trasparenza da parte dell’Esecutivo”.
Recita oggi un commento di Domani Motus Liberi..
“DOMANI – Motus Liberi però non si accontenta di dichiarazioni verbali: se davvero il Governo ha compreso la pericolosità politica, economica e istituzionale di un’operazione che avrebbe potuto mettere a rischio l’indipendenza economica e la reputazione della Repubblica, allora proceda immediatamente con un atto formale che escluda qualsiasi futuro sviluppo del progetto.
Esprimiamo ancora preoccupazione in quanto, in base a quanto emerso nei lavori in seduta congiunta della Commissione Esteri e della Commissione Finanze:
1 – è stata ritirata l’autorizzazione in favore di San Marino World per il progetto di Cailungo, ma ciò non impedisce la presentazione di future richieste da parte della stessa società per altre aree;
2 – le circolari emanate dal Dipartimento Affari Esteri, totalmente al di fuori e in contrasto con quanto previsto dalla legge, sono ancora in vigore;
3 – nulla vieta, durante la vigenza delle circolari, la costituzione di altre società anche da parte degli stessi soggetti e/o la presentazione di altri progetti.
Abbiamo chiesto fin dall’inizio chiarezza su quali interessi si muovessero dietro il progetto e quale visione si intendesse adottare per lo sviluppo del nostro Paese: la risposta è sempre stata il silenzio. Oggi più che mai è fondamentale riaffermare che San Marino non è terreno di conquista per coloro che cercano scorciatoie istituzionali per ottenere vantaggi privati. Questo è ben diverso dall’attirare investitori seri ed interessati a creare lavoro e fornire opportunità economiche al Paese. È necessario tutelare la nostra sovranità, rafforzare i controlli sugli investimenti e garantire che qualsiasi proposta di sviluppo venga valutata in modo trasparente, partecipato e soprattutto nell’interesse collettivo.
DOMANI – Motus Liberi continuerà a vigilare, dentro e fuori l’Aula consiliare, affinché gli impegni presi vengano rispettati e affinché mai più si ripetano situazioni opache, come quella legata al cosiddetto “progetto Bañuelos””.
Il “progetto” svelato da Antonio Fabbri su L’Informazione di San Marino lo scorso febbraio –
Per comprendere appieno l’attività di SMW s.r.l. è sufficiente esplorare il suo sito web promozionale. Già dalla home page in lingua inglese, un invito spicca: “Visita la nostra sede centrale a San Marino. È richiesto un appuntamento”. Scorrendo le immagini, la sede indicata coincide con l’edificio che un tempo ospitava Asset Banca a Gualdicciolo, immobile che, dopo la liquidazione dell’istituto di credito, sembrerebbe essere passato nella disponibilità di Carisp.
Tuttavia, è nella brochure in inglese dedicata all’ottenimento della residenza fiscale non domiciliata a San Marino che SMW si presenta in modo più dettagliato: “San Marino World (‘SMW’) è una società domiciliata nella Repubblica di San Marino (‘RSM’), con sede nella SMW Tower. Con il suo team di professionisti altamente qualificati e le risorse per fornire un servizio di prim’ordine a tutti i suoi clienti, SMW è l’unica società qualificata tramite la quale è possibile ottenere il Certificato di Residenza e il Programma RFND Fiscale in RSM. Tutte le domande devono essere elaborate tramite SMW”. Un’esclusiva di settore, a loro dire.
Il programma per la Residenza fiscale non domiciliata – Il sito web metteva a disposizione diverse brochure che illustrano nel dettaglio le modalità e i costi per ottenere la residenza fiscale non domiciliata (RFND). Prendendo spunto dalla legge 132 del 2023, l’assestamento di bilancio che introduceva articoli specifici sulle RFND – articoli che suscitarono forti critiche e preoccupazioni da parte dell’opposizione – la brochure della società spiega: “Residenza Fiscale Non Domiciliata (‘RFND’) da gestire esclusivamente nelle aree o nei territori assegnati di una struttura qualificata all’interno della RSM, che ha firmato il suo status di Stato Associato con l’Unione Europea nel dicembre 2023”.
Al di là del “dettaglio” che San Marino, in realtà, non ha ancora firmato alcun accordo di associazione con l’UE, la società chiarisce che per ottenere la residenza fiscale è necessario soggiornare, come previsto dalla normativa, in strutture di lusso, i famosi hotel 5 stelle che però a San Marino non esistono. Tuttavia, la soluzione per aggirare questo requisito normativo, come già emerso, è stata trovata. E il sito che promuove i pacchetti per le residenze RFND lo spiega chiaramente: “I richiedenti RFND diventano residenti una volta che la loro domanda è stata approvata dal Governo. I residenti devono trascorrere un minimo di 30 giorni in RSM all’interno di una Zona Speciale designata per diventare residenti fiscali durante quell’anno”.
Sorge spontanea la domanda: in assenza di strutture ricettive di elevato livello per chi aspira alla residenza fiscale non domiciliata, come si ovvia al problema? Nessun problema, a quanto pare: è in progetto la costruzione del “San Marino Wellness Resort”, da realizzarsi in un’area già individuata a Cailungo. Nel frattempo, “Durante la costruzione – si legge sempre sul sito – i residenti potranno utilizzare gli hotel già esistenti su prenotazione di San Marino World (come da autorizzazione governativa)”.
Sul sito si trovano anche i documenti a supporto di tale affermazione, tra cui spiccano l’autorizzazione governativa e una circolare che interpreta, o forse sarebbe più corretto dire “deroga”, il requisito del soggiorno in strutture a 5 stelle per la concessione della RFND. La circolare recita infatti: “(…) le strutture per il rilascio della RFND possono essere strutture anche non utilizzate con finalità esclusivamente turistica ma anche più propriamente ai fini residenziali, i requisiti, le dotazioni e i servizi riconducibili alla categoria 5 stelle o superiori possono essere erogati anche attraverso l’utilizzo di più strutture fra loro complementari dislocate nel territorio, purché parte di un unico progetto aziendale”.
Quindi, l’unico progetto aziendale lo fornisce SMW, il vincolo delle strutture a 5 stelle viene superato, e nel frattempo la stessa SMW annuncia la costruzione del resort. Non può non sorgere una riflessione, osservando il sito e la documentazione a supporto, sul fatto che si tratti di una serie di provvedimenti, circolari e autorizzazioni che sembrano ritagliate su misura per questa specifica società.
La Monaco dell’Italia del nord
Oltre al programma per la residenza fiscale non domiciliata, con pacchetti che, sempre secondo il sito, variano tra i 30 e i 70mila euro, ciò che colpisce è lo slogan, destinato a far storcere il naso a molti: “Republic of San Marino. The new Monaco in the north of italy”. Traduzione: “Repubblica di San Marino. La nuova Monaco nel nord Italia”.
Ora, tralasciando il fatto non secondario che paragonare un paese che ambisce all’integrazione europea a un altro che ha abbandonato quel percorso per ragioni fiscali e finanziarie potrebbe non essere un accostamento felice, il confronto rivela una finalità che potrebbe destare una certa diffidenza in chi, oltre confine, nutre già qualche perplessità nei confronti del Titano.
In sintesi, questo sito che promuove online le residenze fiscali non domiciliate presenta una società che si dichiara l’unica qualificata a fare da tramite per ottenere la RFND. La stessa società, in attesa della costruzione di un resort a cinque stelle (necessario per la RFND secondo la legge), sembra in grado di far concedere le residenze facendo soggiornare i richiedenti in location con servizi equiparabili a quelli di un hotel di lusso. Ma l’aspetto più singolare è lo slogan utilizzato, capace di generare un certo imbarazzo e qualche diffidenza, dato che si presenta San Marino come la “Monaco del nord Italia”, dando a tutti gli effetti l’impressione che l’operazione sia avallata dal Governo. Si comprende bene, quindi, perché persista una certa difficoltà nell’accreditarsi come Paese pienamente trasparente.
Il Pdcs aveva parlato di “errata comunicazione” nel febbraio 2025
“Il PDCS accoglie con soddisfazione le dichiarazioni del Congresso di Stato, rilasciate ieri nella Conferenza Stampa, nelle quali si stigmatizza la “comunicazione errata” della “San Marino World” e condivide la scelta di richiedere approfondimenti agli uffici competenti e all’Avvocatura di Stato per eventuali azioni a tutela dell’immagine di San Marino, segno eloquente della volontà di fare chiarezza sulla vicenda.
Tuttavia, di fronte all’interrogativo del perché si sia arrivati a questo incidente di percorso, significative sono le parole del Segretario Marco Gatti, quando ha sottolineato che in passato è stato commesso un errore di impostazione che richiede oggi una revisione strategica.
Concordiamo con il Governo anche sul fatto che non possano essere gli investitori a decidere quali progetti realizzare, ma che sia lo Stato ad indicare le zone e le tipologie di investimento da effettuare, a prescindere dal fatto che l’investitore sia locale o da fuori territorio, sulla base delle esigenze del Paese.
Condividiamo fortemente, dunque, l’orientamento espresso dal Congresso di Stato di assumere un ruolo proattivo nel definire le linee guida per chi vorrà investire a San Marino, dando priorità al settore turistico e garantendo, nel contempo, la tutela del territorio e una crescita economica sostenibile. Prendiamo atto positivamente che Governo e maggioranza abbiano già compiuto dei passi in tale direzione.
Il PDCS ribadisce, pertanto, che programmazione e progettazione comune, nel coinvolgimento con gli organismi istituzionali e con la Pubblica Amministrazione, sono fattori indispensabili per dare trasparenza e credibilità all’azione politica e, al netto delle valutazioni dell’Avvocatura dello Stato sulla vicenda, siano la modalità per fare pulizia rispetto ai comportamenti che non corrispondano a questa visione e risultassero lesivi della immagine del nostro Paese”.
Repubblica Futura: Governo in tilt (febbraio 2025)
“Prima la fuga in avanti del Segretario di Stato per il Territorio: “Sorprese sul tema degli immobili in pancia alle banche… A breve avvieremo un cantiere sul nostro territorio che da tempo era fermo… Abbiamo messo al tavolo le banche, le abbiamo fatte ragionare e avvieremo un percorso che ritengo proficuo”. Questa dichiarazione è del 21 febbraio. Poche ore dopo, la brusca frenata del Segretario di Stato con delega alla Cooperazione: “Da almeno tre anni sono in corso colloqui con Banca di San Marino e Banca Agricola con l’obiettivo di reperire immobili da destinare all’edilizia sociale in quel contesto abitativo. C’è un tavolo aperto anche con l’ISS dove si valutano i casi più gravi o di disagio e che necessitano di risposte immediate. Spiacciono queste fughe in avanti quando ancora una soluzione definitiva non ha preso corpo. L’urgenza è e resta l’edilizia sociale”. Abbiamo voluto mettere in fila le dichiarazioni di due membri del Congresso di Stato – Ciacci e Pedini – sul tema emergenza casa per evidenziare come ormai il governo sia preda dell’anarchia. Da un lato il governo parla da tre anni con le banche per “reperire” immobili, un elegante giro di parole che nasconde la scomoda verità: gli immobili ci sono, basta mettere mano al portafoglio, comprare e con qualche decina di milioni di euro le banche sono contente. Dall’altro, sempre il governo, in un guizzo di ambientalismo (sparito dai radar il PRG) lancia la bomba cantieri-ecomostri-banche, spara nel mucchio qualche decina di appartamenti per aumentare i like social e accreditarsi come il problem solver. La verità dove sta? Il Congresso di Stato è ancora un organo collegiale o ciascun Segretario è preda degli umori con cui si sveglia la mattina ? Poi c’è la vicenda San Marino World, con un imprenditore spagnolo che scorazza per San Marino con le auto di Stato e visita immobili milionari, anche di proprietà dello Stato, accompagnato da un valletto governativo d’eccezione: il governo ha tempo e voglia di prendere in giro i cittadini e chi ha reali difficoltà a trovare un’abitazione a prezzi accessibili? Con la mano destra il governo apre la Repubblica a un gruppo spagnolo per occupare immobili, difficili da trovare, facendo impazzire il barometro del mercato immobiliare, dall’altro – sempre il governo – parla con le banche per gestire NPL, riaprire i cantieri, comprare appartamenti. Chi paga? Quanto costerà questa operazione? I soldi dove sono? Con quali strumenti di trasparenza e garanzia? E’ normale che il governo durante un’operazione di dismissione di NPL – già di per sé poco trasparente e con lati oscuri – parli con le banche per acquisire immobili che potrebbero essere NPL? A quali condizioni? L’autorità di vigilanza è edotta di quanto sta accadendo? C’e’ un piano finanziario per sostenere gli investimenti calcolando anche i costi/benefici di un’operazione che si svolge in un paese in pieno inverno demografico? Le fughe in avanti del governo e le frenate sono ormai quotidiane. Il Direttore dell’ISS va via, poi resta; l’accordo con l’UE si firma, poi ci sono le criticità; San Marino è la Montecarlo del nord Italia ma – viene precisato – è un errore, poi però lo spagnolo e il valletto degli Esteri continuano a girare in macchina blu. Via gli ecomostri, anzi no, anzi forse, anzi sono tre anni che ne parliamo. Governare un paese è una cosa seria, non un’attività da cabarettisti acchiappa like o affidata a progetti di legge presentati senza alcuna copertura finanziaria e nessun piano di lungo termine. Repubblica Futura esprime preoccupazione rispetto a una condizione del governo precaria, pericolosa per la stabilità delle finanze pubbliche, opaca rispetto alle interazioni con il settore bancario e con imprenditori esteri arrivati in Repubblica a fare business immobiliare alla faccia di chi non trova una casa a prezzi “normali”. Le scenette di ieri fra fughe in avanti e brusche frenate, ecomostri ed edilizia sociale, possono indurre sorrisi sull’improvvisazione dei Segretari di Stato, ma provocano parimenti profonda inquietudine su come oggi viene gestita la Repubblica di San Marino, con governo e maggioranza palesamente fuori controllo e avulsi dalle preoccupanti dinamiche interne e internazionali”.