San Marino, un seminario sugli sfalci differenziati: “Un contributo alla biodiversità”

da | 27 Nov 2025

La Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente, insieme all’AASLP, ha annunciato l’organizzazione del seminario “Sfalci differenziati: un contributo alla biodiversità”, in programma venerdì 28 novembre 2025 alle ore 14:00 presso l’Aula Magna della Chiesa di Santa Chiara, in San Marino Città. L’iniziativa nasce, come si legge nel comunicato, dalla crescente attenzione verso pratiche di gestione del verde che valorizzino non solo l’aspetto estetico, ma anche la tutela degli ecosistemi locali.

Il documento spiega che “gli sfalci differenziati, infatti, rappresentano uno strumento fondamentale per favorire la presenza di insetti impollinatori, preservare le specie vegetali spontanee e migliorare la qualità ambientale complessiva”. L’incontro offrirà un momento di confronto tra esperti, tecnici e realtà che già applicano modelli di gestione considerati virtuosi, con l’obiettivo di mostrare esempi concreti di progettazione consapevole e manutenzione sostenibile.

Nel testo si sottolinea che il seminario è pensato per mettere a disposizione “conoscenze e metodi che possano supportare una manutenzione più sostenibile e rispettosa dell’ambiente”, e per evidenziare come anche attività quotidiane, apparentemente ordinarie, possano avere ricadute significative sugli equilibri naturali. La Segreteria e l’AASLP evidenziano infatti che “anche le attività più comuni — come il taglio dell’erba — possano incidere significativamente sulla tutela della biodiversità”, richiamando la necessità di approcci oculati e fondati su criteri scientifici che permettano di coniugare decoro urbano, funzionalità degli spazi verdi e salvaguardia ambientale.

Il seminario è aperto a tecnici, amministratori, operatori del verde e cittadini interessati. L’iniziativa viene descritta come un’occasione per contribuire alla costruzione di un territorio più sostenibile attraverso la partecipazione attiva della comunità, considerata essenziale per diffondere pratiche responsabili e condividere “un modello di cura del paesaggio basato su conoscenza, rispetto e collaborazione”.

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