Il tema della cittadinanza continua a essere uno dei più sensibili e divisivi all’interno della Repubblica di San Marino, e il comunicato diffuso da DOMANI – Motus Liberi segna una presa di posizione netta sul percorso di riforma oggi all’esame della Commissione Permanente Affari Interni. Nel testo, il movimento anticipa l’intenzione di sostenere un confronto politico “serio, equilibrato e costruttivo”, sottolineando la volontà di tenere insieme tradizione, prudenza istituzionale ed esigenze di attualizzazione normativa.
Nel comunicato si legge: “Il tema della cittadinanza nella Repubblica di San Marino è uno dei più sentiti, delicati e divisivi nella vita politica e sociale del Paese. Pertanto, come DOMANI – Motus Liberi ci impegneremo a sostenere un dibattito serio, equilibrato e costruttivo, senza estremismi e sempre tenendo conto delle peculiarità della nostra storia e tradizione, perché siamo perfettamente a conoscenza delle forti sensibilità che tocca un argomento come questo, ma anche senza cedimenti in merito a ciò che riteniamo necessario per proiettare la storia della Repubblica verso un futuro più giusto ed equo.”
Il movimento ribadisce la propria posizione favorevole all’eliminazione dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine previsto per chi richiede la naturalizzazione. La posizione viene presentata come coerente con gli atti parlamentari sostenuti in passato: “DOMANI – Motus Liberi ribadisce la propria posizione favorevole all’eliminazione dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine. Coerentemente con l’istanza d’Arengo da noi sostenuta e votata in Consiglio Grande e Generale e con le posizioni già da noi tenute in passato, riteniamo sia ormai giunto il momento di superare una norma che penalizza ingiustamente chi, avendo vissuto e contribuito per anni alla nostra comunità, desidera diventare cittadino sammarinese.”
Il testo sottolinea una concezione di cittadinanza aperta ma responsabile: “Crediamo nel buon senso e in un’idea di cittadinanza che sia inclusiva ma anche consapevole. Siamo convinti che la possibilità di conservare la cittadinanza di origine non indebolisca l’identità nazionale, ma anzi rafforzi il legame con la nostra Repubblica”. L’apertura alla doppia cittadinanza viene quindi letta come un elemento capace di rafforzare il senso di appartenenza e riconoscere i percorsi di integrazione maturati nel tempo.
Parallelamente, DOMANI – Motus Liberi invita a interpretare la proposta attuale non come una riforma compiuta ma come un primo passo verso una revisione complessiva della materia. “La normativa sulla cittadinanza è frammentata e necessita di una riforma organica, attraverso un testo unico che faccia chiarezza e ordine tra le molte disposizioni oggi esistenti. È inoltre essenziale che le decisioni si fondino su statistiche certe.”
Il movimento formula quindi due richieste al Governo. La prima riguarda la trasparenza sui numeri: “Renda noto il numero di persone che potrebbero effettivamente beneficiare di questa modifica normativa, al fine di valutarne con precisione gli effetti sociali, amministrativi e demografici”. La seconda sollecita l’avvio di un percorso politico più ampio: “Avvii al più presto un confronto ampio e approfondito con tutte le forze politiche per un nuovo testo unico, per giungere rapidamente a una disciplina moderna, equilibrata e condivisa.”
Nella parte finale, il comunicato richiama la necessità di compiere una scelta politica non più rinviabile: “Non si può ulteriormente rimandare una scelta politica di questa importanza, anche al fine di risolvere eventuali distorsioni che nel tempo si possono essere verificate – anche, ma non solo, relativamente ad eventuali incompatibilità ed inopportunità –, nel rispetto dei rapporti bilaterali tra Stati ed al fine di garantire una parità di condizioni verso tutti.”




