Rifiuti, Libera: “Percorso chiaro e condiviso verso un sistema più moderno e sostenibile”

da | 5 Dic 2025

Il tema della riforma del sistema di gestione dei rifiuti urbani è tornato al centro dell’attenzione dopo alcune ricostruzioni giornalistiche che, secondo Libera, non avrebbero rappresentato in modo completo il lavoro compiuto dalla Commissione Consiliare Permanente lo scorso 27 novembre. In una nota, il movimento politico ritiene necessario fornire un quadro più preciso degli obiettivi e delle scelte assunte in sede istituzionale.

Libera sottolinea che “negli ultimi giorni alcuni articoli di stampa hanno riportato in modo parziale o impreciso il lavoro svolto […] in merito alla riforma del sistema di gestione dei rifiuti urbani. È quindi necessario fare chiarezza, illustrando il percorso definito e gli obiettivi condivisi da tutte le forze politiche”. Il documento chiarisce che l’aumento dei costi nella fase iniziale non deriva da inefficienze, ma da una scelta strutturale: “la fase iniziale del nuovo sistema comporta costi superiori rispetto al passato, non per inefficienze o compromessi politici, ma per una scelta consapevole di estendere la raccolta porta a porta (PAP) ai Castelli che ancora non ne sono serviti. Si tratta quindi di un investimento iniziale necessario, non un costo ‘sbagliato’”.

Il piano operativo prevede un sistema differenziato a seconda delle zone del Paese: “PAP integrale nei Castelli già serviti (San Marino, Chiesanuova, Montegiardino, Faetano, Fiorentino, Acquaviva); PAP a tre frazioni (organico, plastica/metalli, indifferenziato) nei Castelli di Serravalle, Domagnano e Borgo Maggiore, con mantenimento temporaneo dei cassonetti per carta e vetro”. Un cambiamento ampio, che per essere introdotto in modo sostenibile richiede gradualità. “La permanenza temporanea di due frazioni con cassonetti stradali non è un limite, ma un passaggio programmato e prudenziale”, si legge nella nota.

Nel corso della seduta della Commissione, il referente tecnico della Segreteria di Stato per il Lavoro, Andrea Mina, ha illustrato gli scenari comparativi fra i diversi modelli di raccolta, evidenziando vantaggi e criticità. Dalle valutazioni è emerso che “la maggior economicità del porta a porta integrale” è accompagnata dalla necessità di gestire alcune complessità logistiche, in particolare “l’assenza nella zona nord di un Centro di Raccolta analogo a quello di San Giovanni”, che potrebbe aumentare i flussi di mezzi dedicati alla raccolta. Da qui, la scelta di una transizione graduale, sostenuta da monitoraggi e dalla realizzazione di una nuova struttura per il conferimento.

L’insieme delle misure dà il via a una fase di sperimentazione sui territori meno abituati al porta a porta, finalizzata a “monitorare la qualità della raccolta, a ridurre errori e abbandoni, a migliorare l’efficienza operativa e a preparare il Paese all’estensione del porta a porta integrale”. L’obiettivo condiviso rimane quello di raggiungere almeno il 70% di raccolta differenziata, in linea con gli impegni assunti con la Regione Emilia-Romagna e con gli standard europei: un traguardo che Libera definisce coerente con le politiche ambientali e con il necessario risparmio delle risorse.

La Commissione IV ha approvato un ordine del giorno che impegna l’AASS a una serie di interventi strutturali, sintetizzati nella nota come azioni concrete per avviare il nuovo assetto. Tra queste figurano il mantenimento del porta a porta integrale nei Castelli già serviti, l’attivazione della raccolta a tre frazioni nei restanti territori, la semplificazione della raccolta plastica/metalli, l’installazione di isole ecologiche con accesso controllato, l’eliminazione dei cassonetti nelle aree industriali, la realizzazione di un nuovo Centro di Raccolta nel nord del Paese, l’avvio dell’iter per la tariffa puntuale e una campagna informativa dedicata ai cittadini. “Si tratta di azioni concrete che rappresentano i primi passi verso un sistema più efficiente e moderno”, afferma Libera.

Nel comunicato si osserva inoltre che, mentre parte del dibattito pubblico continua a concentrarsi su “polemiche basate su letture parziali”, il percorso delineato in Commissione – sostenuto da valutazioni tecniche e da un consenso trasversale – definisce una direzione chiara orientata alla modernizzazione del sistema di gestione dei rifiuti.

La nota si chiude sottolineando l’importanza del passaggio istituzionale: “San Marino sta compiendo oggi un passo in avanti significativo verso un sistema di gestione dei rifiuti: più moderno, più responsabile, più sostenibile, più premiante per i comportamenti virtuosi dei cittadini”.

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