Raoul Chiaruzzi alla guida del Dipartimento Lavoro

da | 30 Nov 2025

In una nota diffusa il 30 novembre 2025, la Segreteria di Stato per il Lavoro, la Programmazione Economica, i Rapporti con A.A.S.S., la Transizione Ecologica e l’Innovazione Tecnologica ha annunciato la nomina dell’ingegner Raoul Chiaruzzi a Direttore del Dipartimento Lavoro e Cooperazione. Una nomina che, secondo la Segreteria, rappresenta «un riconoscimento tangibile della sua comprovata esperienza e dei risultati eccellenti conseguiti durante il mandato alla direzione dell’AASS».

Il Segretario di Stato Alessandro Bevitori, nel commentare il nuovo incarico, ha espresso «la massima fiducia e il pieno sostegno» al nuovo Direttore, sottolineando come la sua professionalità sia «non solo apprezzata, ma ora valorizzata in una posizione di maggiore rilevanza strategica». Bevitori ha richiamato anche il valore della continuità operativa all’interno dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, in una fase considerata delicata per la programmazione e la riorganizzazione dell’ente. A questo proposito, la Segreteria ha confermato che «è già stato dato il via all’iter per l’individuazione del nuovo Direttore attraverso l’avvio del bando di selezione».

Nel nuovo ruolo di Direttore di Dipartimento, Chiaruzzi sarà chiamato a sovraintendere tutte le attività dell’AASS, assumendo un ruolo centrale nel percorso di rafforzamento dell’Azienda delineato dalla Segreteria. Il comunicato evidenzia l’intenzione di avviare «una riorganizzazione mirata di quella che il Segretario Bevitori definisce una “super multiutility”», con l’obiettivo di creare le condizioni per «massimizzare l’efficienza e la capacità di erogare i molteplici servizi in capo all’Azienda».

Per assicurare una transizione ordinata e preservare la governance interna, Chiaruzzi manterrà «la funzione di Direttore Generale ad interim dell’AASS fino al completamento della procedura di selezione». Una decisione che, secondo la Segreteria, testimonia «la volontà del Governo di non disperdere il patrimonio di conoscenza e la visione strategica maturati», integrandoli in una cornice più ampia di programmazione economica e innovazione per il sistema Paese.

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