Sembrava un fantasma, capace di colpire senza lasciare traccia. E invece, dopo 14 anni di mistero, esposti, inchieste e paure, il presunto killer dei cani è stato identificato e fermato a San Marino. A portare gli investigatori alla sua porta sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno immortalato la sua auto nei pressi dei luoghi degli ultimi cinque avvelenamenti a Fiorentino.
Si tratta di un uomo di 84 anni, su cui da tempo gravavano sospetti. Gli investigatori di Polizia Civile e Gendarmeria hanno incrociato i filmati con quelli raccolti negli anni: lo stesso veicolo appare più volte nelle vicinanze dei punti dove venivano ritrovati bocconi avvelenati. Nella sua abitazione, il ritrovamento di materiali compatibili con la preparazione delle esche ha rafforzato i sospetti. L’uomo è stato fermato e condotto al comando per essere interrogato e quindi denunciato a piede libero.
Il primo caso risale alla primavera del 2011, quando l’Associazione Protezione Animali denunciò i primi casi: 30 cani avvelenati in pochi mesi, solo cinque salvati. Una lunga scia di morte che ha continuato a colpire negli anni, al punto da far annullare una mostra canina internazionale.
Oggi, quella battaglia sembra aver trovato una svolta decisiva.