Il Bollettino di statistica relativo al III trimestre 2025 restituisce l’immagine di una Repubblica dinamica, solida e in fase di consolidamento economico. I numeri raccontano una realtà in crescita costante, con indicatori positivi su tutti i principali fronti: lavoro, imprese, produttività e fiducia del sistema economico.
Disoccupazione ai minimi storici
Alla data del 30 settembre 2025, il tasso di disoccupazione totale si attestava al 4,41%, pari a 733 persone in cerca di impiego: 45 in meno rispetto allo stesso periodo del 2024, quando il tasso era del 4,67%. Ancora più significativo il dato relativo ai disoccupati “in senso stretto” — coloro cioè immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro — che risultano 424, pari a un tasso del 2,55%. Numeri che collocano la Repubblica tra i Paesi europei con il più basso livello di disoccupazione, segno tangibile di un mercato del lavoro vivace e di una rete produttiva in piena espansione.
Imprese in crescita e settori trainanti
Il tessuto imprenditoriale sammarinese conferma la sua vitalità e diversificazione. Le imprese attive sono oggi 5.329, con una crescita del +1,9% nell’arco dell’anno. A trainare l’aumento sono soprattutto i comparti finanziario e assicurativo, la sanità e i servizi ad alto contenuto professionale, settori che evidenziano la capacità del Paese di orientarsi verso modelli produttivi innovativi e a elevato valore aggiunto.
Occupazione in aumento: +2,5% di lavoratori dipendenti
Il mercato del lavoro riflette la buona salute dell’economia nazionale. Il totale dei lavoratori dipendenti raggiunge quota 23.021 unità, in crescita del 2,5% rispetto al 2024. A trainare l’aumento è il settore privato, che registra 491 occupati in più (+2,7%), mentre il settore pubblico allargato segna un incremento più contenuto di 65 unità (+1,6%). Una dinamica che, come sottolineano le Segreterie di Stato, evidenzia come la crescita dell’occupazione derivi da meriti strutturali del sistema produttivo e non da un’espansione della spesa pubblica.
Tra i comparti più dinamici si distinguono la manifattura, i servizi di informazione e comunicazione, il commercio e le costruzioni, tutti in significativo aumento rispetto allo scorso anno.
Ammortizzatori sociali sotto controllo
Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni rimane contenuto: nel periodo gennaio-giugno 2025, gli importi liquidati segnano una diminuzione del 4,2%, confermando che la domanda di protezione sociale è in calo e che le imprese mantengono livelli di attività stabili.
Le linee guida del Governo: formazione e innovazione
Nell’analisi congiunta dei dati, le Segreterie di Stato per il Lavoro e per l’Industria individuano obiettivi chiari e complementari: da un lato rafforzare le politiche attive del lavoro e la formazione continua per aumentare il capitale umano; dall’altro sostenere le imprese, in particolare le micro e piccole realtà, con incentivi all’innovazione, alla digitalizzazione e all’internazionalizzazione.
«Accogliamo con favore la conferma di una dinamica occupazionale solida e diffusa — commenta il Segretario di Stato per il Lavoro, Alessandro Bevitori —. Il nostro compito è trasformare questa vitalità in percorsi stabili di carriera e in opportunità di qualificazione: per questo rafforzeremo gli investimenti in formazione, l’orientamento professionale e gli strumenti che favoriscono il passaggio dal lavoro occasionale a contratti duraturi e di qualità.»
Sulla stessa linea il Segretario di Stato per l’Industria, Rossano Fabbri, che sottolinea: «I dati del trimestre attestano la resilienza e la capacità di innovazione delle nostre imprese. Stiamo lavorando affinché le politiche pubbliche accelerino la modernizzazione produttiva, favoriscano l’accesso ai mercati esteri e sostengano la transizione verde, con l’obiettivo di consolidare valore aggiunto e occupazione qualificata sul territorio.»




