La neve è tornata a imbiancare il territorio. La bora che da ore soffia tesa lungo la costa adriatica continua a spingere le precipitazioni verso l’interno, creando un quadro invernale che si va intensificando man mano che ci si allontana dal mare.
Nel riminese la quota neve resta per ora più elevata: una spolverata ha fatto capolino a Secchiano e Novafeltria, senza creare particolari disagi alla circolazione. È un assaggio leggero, quasi simbolico, se confrontato con quanto sta accadendo a San Marino, dove i fiocchi cadono con maggior decisione già dai consueti 400 metri di Borgo Maggiore, regalando al Titano scenari pienamente invernali.
Anche nel cesenate il limite delle nevicate continua a muoversi: la quota neve ha raggiunto i 200 metri, in progressiva salita, mentre a Villagrande la coltre bianca ha già toccato i 31 centimetri, un dato che racconta meglio di ogni parola l’intensità delle precipitazioni nelle ultime ore.
A rendere il quadro più complesso contribuisce un fronte occluso, innescato dalla risalita di una depressione posizionata a sud della regione. È questo sistema atmosferico a esacerbare le condizioni, alimentando nuove precipitazioni che nelle prossime ore tenderanno a estendersi ulteriormente verso l’interno.
Sulla costa, intanto, il vento da nord-est continua a soffiare impetuoso, con raffiche che raggiungono i 60–70 km/h e un mare in piena burrasca. Le temperature restano rigide: sotto lo zero dai 700–800 metri di quota, mentre in pianura si mantengono intorno ai 5–7 gradi, sufficienti a mantenere un clima pungente ma non a permettere alle nevicate di scendere fino al livello del mare.
Un’ondata di maltempo che, pur senza particolari criticità al momento, riporta la stagione fredda al centro della scena e richiama alla prudenza chi deve mettersi in viaggio nelle zone collinari e montane.




