“La delibera del Congresso di Stato n. 20 del 13/05/2025, “Riconoscimento infrastruttura strategica ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del Decreto Delegato 31 gennaio 2019 n.23” e il Decreto Delegato in materia di polizia mortuaria, sono l’evidenza del fiasco totale del governo anche nella gestione del tema defunti.
Dalla cronaca della tv di Stato si apprende che:
“Il Segretario agli Interni Andrea Belluzzi ha spiegato che il tempo aggiuntivo servirà a sviluppare un progetto per incentivare la cremazione, con la realizzazione di un ara crematoria sul territorio e l’ampliamento dei cimiteri. “
E qui la cosa si fa misteriosa. Dal 2020 al 2024 Andrea Belluzzi era nel Congresso di Stato? O per essere più semplici Belluzzi ha vissuto nella Repubblica di San Marino?
In un articolo del quotidiano l’Informazione del 22 dicembre 2020 sul tema di faceva questo commento:
“Il rimborso per le spese di cremazione di cui all’articolo 12, comma 1 della legge 4 febbraio 2010 n. 35 è disposto nella misura di euro 500 a partire dalle istanze depositate dal 1° febbraio 2021”. La legge richiamata è appunto il regolamento di Polizia mortuaria che prevedeva un contributo per la cremazione pari a 1.000 euro. Contributo che, quindi, viene dimezzato con l’emendamento in discussione nella notte di ieri del governo alla legge di bilancio.”
Il tutto ricordo in piena emergenza COVID e con un problema nella capienza dei cimiteri che c’era nel 2020 e pare di capire che a distanza di cinque anni è ancora così.
Se due governi non sono nemmeno in grado di gestire le esigenze dei cittadini che passano a miglior vita e non trovano collocazione in un cimitero per la degna sepoltura, forse andrebbe fatta qualche considerazione sulla capacità di governare il Paese. Passi che non ci sono appartamenti per i vivi, adesso abbiamo la legge Ciacci e siamo più tranquilli, ma lanciare l’emergenza cimiteri mi sembra l’ennesimo segnale dell’inconsistenza dell’esecutivo.
Sul tema defunti si è andati di male in peggio, Cimiteri senza posto, cimiteri che crollano, riduzione del contributo per la cremazione in piena pandemia, caos lumini votivi, caos estumulazione e recupero dei loculi. Un caos che dimostra che un tema banale ma sensibile per noi tutti il governo non esiste,
E per mascherare le difficoltà si lancia la palla in avanti prospettando la costruzione di una struttura per la cremazione quando lo stato non riesce nemmeno a gestire i cimiteri e non ha nemmeno la decenza di investire qualche decina di migliaia di euro per rendere più decorosa la presenza nella salme nel nostro Ospedale di Stato in cui ancora chi piange la scomparsa del proprio caro si mescola alle persone che escono dalla mensa o peggio provvedono a conferire del materiale negli spazi per i rifiuti speciali.
Se un Paese non è in grado di gestire un tema del genere forse è il caso di fare qualche riflessione e prima di pensare di andare all’Eurovision, in Cina in 500 o a essere permanentemente in trasferta a spese di pantalone, curare seriamente il tema defunti sarebbe un atto di civiltà”.