Lupi a San Marino, Berti: “Serve un piano chiaro e realistico per garantire sicurezza e tutela del territorio”

da | 5 Dic 2025

Nel dibattito che negli ultimi mesi si è acceso attorno alla presenza dei lupi in territorio sammarinese, il consigliere Gian Nicola Berti (AR) interviene attraverso una nota stampa in cui richiama la necessità di affrontare la questione con un approccio pragmatico e privo di estremismi. La crescita degli avvistamenti e dei danni agli allevamenti ha infatti aperto un punto di attenzione sempre più rilevante per residenti e operatori agricoli.

Berti osserva come “negli ultimi mesi sono aumentati gli episodi legati alla presenza dei lupi a San Marino. Attacchi agli allevamenti, animali domestici scomparsi e avvistamenti vicini alle case stanno creando preoccupazione in molte famiglie e nelle zone rurali. È una situazione che non possiamo più sottovalutare: servono attenzione, buon senso e soluzioni pratiche per garantire sicurezza e serenità”.

Richiama poi il proprio intervento in Consiglio Grande e Generale, spiegando che “ero intervenuto […] durante la ratifica del Decreto Delegato sul calendario venatorio, presentando due emendamenti poi ritirati ma utili a far partire finalmente un dibattito serio. Le proposte riguardavano la revisione delle tutele sul lupo, così come ha già previsto l’Europa, ovvero la possibilità di intervenire nei casi più critici”. Nessuna volontà drastica, precisa, ma l’intenzione di aprire un confronto non ideologico: “non si trattava di scelte drastiche, ma di aprire un confronto su tutte le opzioni possibili, senza tabù e senza forzature”.

La gestione del lupo – sottolinea il consigliere – non riguarda solo San Marino. Anche in Italia il tema è al centro dell’attenzione, con la recente norma approvata dalla Camera che introduce la possibilità di interventi mirati nelle situazioni più problematiche. Berti richiama le parole del deputato Andrea Gnassi: “Non si può più rinviare, aiutiamo i cittadini con azioni concrete”, dichiarazione che secondo il consigliere conferma “quanto il problema sia serio e quanto serva un approccio realistico nel gestire la presenza del lupo anche nella nostra zona”.

Per Berti la linea da seguire è quella dell’equilibrio, senza rinunciare né alla tutela della fauna né alla sicurezza del territorio: “credo serva un equilibrio: proteggere la fauna, ma garantire la sicurezza delle persone, degli animali di affezione e il lavoro degli allevatori”. Da qui la richiesta di una strategia organica che includa monitoraggi costanti, misure di prevenzione e reazione più efficaci, ristori rapidi e una normativa aggiornata, capace di valutare con prudenza anche “strumenti di controllo selettivo quando le condizioni lo richiedono davvero”.

Il consigliere conclude ribadendo il proprio impegno nel mantenere il tema tra le priorità istituzionali, affermando che “continuerò a chiedere che il tema venga affrontato con responsabilità, perché solo così possiamo dare risposte concrete alla nostra comunità”.

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