Livio Baciocchi: “Io, aggredito per 12 anni e spogliato dei miei beni senza alcuna colpa”

da | 16 Mag 2025

Nella mattinata Livio Bacciocchi ha provveduto ad effettuare la costituzione di parte civile dinanzi al Cancelliere Penale nei confronti di tutti gli esponenti aziendali del gruppo Banca di San Marino denunciati, nominando proprio difensore l’avvocato penalista Filippo Castellaneta del foro di Bari, patrocinante in Cassazione, il quale ha già analizzato l’intera vicenda nei minimi particolari.
Ciò che ha lasciato e lascia esterrefatti è che, nonostante il credito non esistesse in nessun documento di bilancio, tutti i Consigli di Amministrazione di BSM Immobiliare spa, Leasing Sammarinese spa e Banca di San Marino spa succedutisi nel tempo –  quegli stessi che hanno approvato i bilanci non contenenti il credito – abbiano deliberato di agire nei miei confronti proprio per il recupero di detto credito (inesistente)! – spiega il diretto interessato.

Ingegneri, avvocati, commercialisti, figure qualificate con alte competenze, persone con vissuti diversi hanno fatto tutti sì che io venissi aggredito per quasi 12 anni, senza mai aver verificato che il titolo sulla base del quale mi spogliavano dei miei beni non esisteva. Vieppiù che nemmeno lo studio legale incaricato dalle società, sempre lo stesso da 12 anni a questa parte, a quanto pare, non ha mai controllato che il credito sulla base del quale redigeva le citazioni, le istanze di sequestro, di pignoramento, in verità non esisteva. Eppure qualcuno di loro, per relazionare sui fatti, nei CdA c’era!
D’altronde, avrebbe dovuto destare non pochi sospetti il fatto che BSM Immobiliare spa dovesse utilizzare una dichiarazione di riconoscimento di debito senza alcun documento legale o contabile a supporto, per dimostrare il suo presunto credito. Se vi fossero stati rapporti tra me e BSMI, dal quale si fossero generati debiti/crediti, ci sarebbe della documentazione di supporto (oltre che la precisa indicazione di ciò nei bilanci, nelle note integrative e/o nelle relazioni dei Sindaci), che invece non c’è. Nulla. Solo un foglio la cui firma è stata carpita con inganno, a mia insaputa, nel contesto di una riunione in Banca di San Marino per la stipula di altri accordi.
Mi domando anche se fosse in dovere di Banca Centrale, nella sua funzione di vigilanza, verificare l’esistenza del credito prima di prendere atto della sua cessione a Leasing Sammarinese (soggetto vigilato). Per ora, ho solo il sospetto che sia stata ingannata. Mi auguro che il Giudice Inquirente faccia luce anche su questo aspetto, visto che l’accesso agli atti di Banca Centrale mi è stato negato e non conosco il contenuto dei documenti.
Vedremo gli sviluppi” – chiude Baciocchi.

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