Le Titane sfiorano la rimonta, ma il Vicenza passa al San Marino Stadium

da | 20 Ott 2025

È una partita che lascia molta amarezza quella che accompagna la San Marino Academy alla sosta. Le Biancoazzurre, reduci dallo 0-0 convincente di Roma, cercavano conferme e continuità. Invece, contro il Vicenza, arriva una sconfitta che pesa non solo per la classifica ma anche per l’andamento del match, perché la reazione finale aveva acceso per qualche istante la speranza di una rimonta clamorosa.

Le premesse non erano delle migliori. Agli infortuni già noti si aggiungono le assenze di Bertolotti e Fracas, entrambe indisponibili. Rientrano Tamborini e Magni, ma Piva è comunque costretto ad alcuni adattamenti nel consueto 3-5-2: Tudisco e Gattuso a centrocampo al posto di Bertolotti e Miotto, Magni in difesa al posto di Manzetti e Tamborini di nuovo in coppia con Sechi in attacco. L’equilibrio regge per venti minuti, con pochi varchi da una parte e dall’altra. È Trandafir a dare la scossa con un tiro dalla distanza che non impensierisce Limardi, mentre poco dopo Bellagente costruisce un’azione personale rifinita con un cross perfetto per Pozzi, anticipata in extremis da Casadei.

La prima vera occasione è però delle Titane ed è la più nitida dell’intero primo tempo: Cuciniello e Tudisco combinano bene sulla destra, aprendo il corridoio per Tamborini, che confeziona un traversone raccolto da Sechi in acrobazia. Il colpo è pulito, ma Gallesio, ex di turno, compie un intervento decisivo e tiene il punteggio sullo 0-0. La risposta del Vicenza è immediata e letale: al 22’ Trandafir trova l’incrocio con un destro dal limite che non lascia scampo a Limardi. Le Titane accusano il colpo e cinque minuti dopo subiscono il raddoppio. Una palla persa a centrocampo innesca la discesa di Bellagente, che salta tre avversarie e mette in mezzo. Boaretto colpisce male, ma la sfera diventa buona per Ponte, che sfrutta anche una deviazione per infilare in diagonale l’angolino basso.

A quel punto la San Marino Academy si riversa in avanti per riaprire i giochi. Tamborini sfiora la traversa con un destro improvviso, poi è ancora Gallesio a opporsi in tuffo al mancino di Sechi. Il primo tempo si chiude sul doppio vantaggio vicentino e Piva decide di cambiare struttura tattica durante l’intervallo. Fuori una difensore per una centrocampista e una centrocampista per un’attaccante: dentro Daple e Iardino, con passaggio al rombo e Tamborini trequartista alle spalle di Iardino e Sechi.

La squadra di casa prende campo ma fatica a rendersi realmente pericolosa, e il Vicenza resta attento in attesa dell’occasione giusta per colpire ancora. Occasione che arriva al 57’, con Bellagente che parte palla al piede da centrocampo e viene fermata da Casadei. La palla si impenna e diventa preda di Parodi, che calcia trovando la complicità di una visuale coperta per Limardi. Il 3-0 sembra chiudere definitivamente i giochi, ma è proprio lì che nasce un’altra partita.

Il Vicenza si abbassa, le Titane avanzano con decisione. Tudisco ci prova da fuori, senza precisione, ma è soprattutto Sechi ad avere sul piede la palla del possibile 3-1. L’assist di Tamborini è perfetto, l’ex Bologna sfugge al fuorigioco ma calcia troppo angolato. Nemmeno un minuto dopo arriva il gol che cambia l’inerzia: Cuciniello converge da destra e serve Miotto, che controlla e calcia sul primo palo trovando il primo gol stagionale. E la fiammata non è finita, perché al 72’ Sechi anticipa Gallesio su un colpo di testa di Iardino e riapre completamente il confronto.

L’Academy adesso ci crede e continua a premere. Sechi sfiora l’incrocio su corner, poi Piva aggiunge peso offensivo inserendo Terenzi, che con i suoi movimenti mette in crisi la difesa biancorossa. All’87’ arriva il momento in cui l’inerzia sembra poter definitivamente cambiare: Congia lancia proprio Terenzi, che controlla in corsa e serve un pallone d’oro a Tamborini, anticipata all’ultimo da Marchiori. L’azione prosegue e la palla torna ancora sui piedi di Terenzi, che questa volta avrebbe tutto lo specchio disponibile, ma un controllo imperfetto permette a Gallesio di uscire con coraggio e salvare il risultato.

Sono gli ultimi sussulti di un incontro che, pur prolungato di cinque minuti oltre il novantesimo, non offre altri episodi decisivi. Finisce 3-2 per il Vicenza, che conquista la seconda vittoria consecutiva e si allontana dalla zona calda. La San Marino Academy, invece, resta impantanata nelle retrovie, ma lo fa con la consapevolezza che la reazione finale può rappresentare un punto di ripartenza. Due settimane di pausa serviranno per riflettere su ciò che non ha funzionato e per ripresentarsi con un assetto più solido e una continuità mentale ancora da trovare.

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