Le donne di Motus non ci stanno: “Parlare di sessismo la violenza più grande”

da | 24 Lug 2025

Noi donne dell’Assemblea e del Coordinamento di DOMANI – Motus Liberi non ci stiamo di fronte alle strumentalizzazioni che il nostro Partito sta subendo.

Insinuare che le donne di DOMANI – Motus Liberi siano sottomesse è un’offesa molto grave e utilizzare le accuse di sessismo per attaccare altre donne è quanto di più lontano dalle vere battaglie femministe. Le proprie capacità di donna non si esercitano nell’interviste o nei comunicati stampa, ma nei fatti.

È scorretto strumentalizzare il genere per ottenere attenzione mediatica ed è offensivo utilizzare il pretesto della lotta di genere per nascondere una scelta politica. Lo è nei confronti delle donne che ogni giorno lavorano, decidono, si prendono responsabilità senza bisogno di farne un manifesto: tutto quello è un’offesa all’intelligenza delle donne che non hanno davvero bisogno di questi mezzucci per arrivare, esempio ne è il Segretario Generale del nostro Partito.

Essere donna, essere madre, non può e non deve diventare uno scudo per giustificare scelte personali che ledono la fiducia e il rispetto delle regole comuni. Anzi, riteniamo che il primo esempio da dare ai propri figli sia quello della coerenza, del rispetto degli impegni assunti e del valore della parola data.

Non ci sentiamo quindi rappresentate da chi pretende di trasformare una scelta politica in una lotta di genere, come se il rispetto delle regole fosse un affronto alla libertà femminile personale. Il vincolo di mandato, che qualcuno vuole liquidare come “inesistente”, è invece tutela, rispetto, coerenza verso chi ti ha votato. Non ti votano solo perché sei donna, ti votano per le idee, per la forza politica che hai scelto di incarnare, per un progetto, per una visione.

Se nel 2025 dobbiamo ancora sottolineare il sesso di una persona per darle meriti, siamo ben lontani dalle tanto amate parole di parità e uguaglianza. Il rispetto delle regole, e in questo caso del vincolo di mandato, non è un affronto alla libertà femminile, ma una regola che il Partito al suo interno si è dato democraticamente e unanimemente, proprio con l’obiettivo di garantire il rispetto e la coerenza a chi ci ha votati/e: in questo, ogni decisione è stata presa all’unanimità e le regole valgono per tutti, donne e uomini.

c.s. LE DONNE di DOMANI – Motus Liberi

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