La Commissione I approva il progetto di legge sulla cittadinanza per naturalizzazione: eliminato l’obbligo di rinuncia

da | 10 Dic 2025

La Commissione Permanente I, nella seduta pomeridiana di mercoledì 10 dicembre 2025, approva il progetto di legge “Norme relative alla cittadinanza per naturalizzazione” con 10 voti favorevoli e 1 astenuto. La principale modifica riguarda l’eliminazione dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine per i cittadini naturalizzati.

CONSULTA QUI IL REPORT INTEGRALE A CURA DI ASKANEWS.

L’intervento di Repubblica Futura

Nella giornata di oggi la Commissione Consiliare Permanente I (Affari Istituzionali, Pubblica Amministrazione, Affari Interni, Protezione Civile, Rapporti con le Giunte di Castello, Giustizia, Cultura e Beni culturali, Università e ricerca scientifica) ha esaminato il progetto di legge proposto dal Governo in merito alla rinuncia della cittadinanza per i naturalizzati.
Repubblica Futura ha stigmatizzato l’approccio parziale al tema della cittadinanza, e lo scarso confronto che c’è stato. “Questo progetto di legge è stato depositato oltre un anno fa e da allora ci sarebbero state numerose opportunità di confronto, ma si è preferito procedere senza un confronto vero” ha detto Maria Katia Savoretti.
Enrico Carattoni si è poi soffermato sul fatto che il progetto di legge in materia di incompatibilità fra soggetti che ricoprono cariche elettive all’estero e incarichi nelle Segreterie di Stato, giaccia nei cassetti della Commissione da febbraio, senza che sia mai stato esaminato.
“Non è ammissibile che questo progetto di legge, depositato nel mese di novembre dello scorso anno, non sia ancora giunto all’esame di questa Commissione. Ci saremmo aspettati che vista la convocazione odierna, si sarebbero esaminati entrambi i progetti di legge. Invece ancora una volta tutto quello che viene proposto dall’opposizione, passa in secondo piano e si evita il confronto”.
Il metodo adottato e lo scarso confronto, anche sul successivo ordine del giorno che la maggioranza ha presentato, hanno portato Repubblica Futura a non partecipare al voto in Commissione.

L’intervento di Libera

Fine dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine per i naturalizzati.
Libera esprime piena soddisfazione per l’approvazione in Commissione Consiliare I della modifica alla legge sulla cittadinanza che elimina finalmente l’obbligo di rinuncia alla cittadinanza d’origine per i cittadini naturalizzati.
Si tratta di una scelta di civiltà che mette fine a una discriminazione ingiusta, che per anni ha gravato su persone pienamente integrate nel nostro Paese, chiedendo loro un sacrificio identitario che non rafforzava il senso di appartenenza né la coesione sociale.
La cittadinanza sammarinese per naturalizzazione rimane comunque un percorso rigoroso basato su lunghi anni di residenza, sulla conoscenza della lingua italiana, della storia e delle istituzioni sammarinesi e sul giuramento di fedeltà alla Repubblica. Competenze sulle quali lo Stato dovrebbe investire anche a favore di tutti coloro che risiedono in Repubblica.
La fedeltà allo Stato non nasce dall’obbligo di rinunciare alle proprie origini, ma dalla partecipazione attiva, dal radicamento e dal contributo concreto alla vita del Paese.
In Commissione è stato anche approvato un ordine del giorno, sostenuto da Libera, che impegna il Governo ad avviare un percorso di approfondimento per la redazione di un Testo Unico sulla cittadinanza. Un lavoro fondamentale per:
fare chiarezza normativa;
semplificare e razionalizzare le procedure;
valutare le incompatibilità;
costruire una sintesi condivisa all’interno del Paese su un tema tanto importante.
Con questo ulteriore risultato, San Marino compie un passo avanti verso una normativa più equa, moderna e coerente con i valori della nostra Repubblica, che da sempre si fonda sul rispetto, sulla dignità e sulla capacità di includere chi dimostra con la propria vita di voler essere parte della nostra comunità.
Libera continuerà a lavorare per una cittadinanza basata sulla parità dei diritti, sull’identità sammarinese e sul senso di appartenenza, senza discriminazioni e con piena attenzione alle esigenze del Paese.

Libera

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