La Commissione Affari Costituzionali e Istituzionali ha approvato, con 9 voti favorevoli e 4 astenuti, l’esame in sede referente del progetto di legge sull’Indicatore della Condizione Economica per l’Equità (ICEE). I lavori si sono svolti in un clima costruttivo e di confronto positivo, con l’approvazione di diversi emendamenti governativi e l’accoglimento di alcune modifiche proposte dalle opposizioni, in particolare riguardo al ricorso ai decreti delegati in luogo dei regolamenti del Congresso di Stato.
Tra le principali novità introdotte figurano la creazione di un Osservatorio per il monitoraggio dell’ICEE (art. 16 bis) e una fase di applicazione sperimentale (art. 16 ter). Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Andrea Belluzzi, ha spiegato che tali strumenti «permetteranno di rendere la legge dinamica, capace di autocorreggersi nel tempo grazie all’analisi dei dati e alle valutazioni dell’Osservatorio». L’organismo sarà composto da rappresentanti politici e sociali e avrà il compito di valutare l’efficacia dell’indicatore e proporre eventuali miglioramenti.
È stata inoltre approvata una norma che definisce sanzioni più chiare e trasparenti, con la previsione di un minimo e un massimo per ogni violazione. In riferimento all’articolo 15, dedicato agli accertamenti e controlli, sono stati respinti gli emendamenti che proponevano di eliminare la possibilità dei controlli a campione, mantenuti per garantire maggiore flessibilità operativa all’Ufficio Tributario.
Nel corso del dibattito, Carlotta Andruccioli (Domani Motus Liberi) ed Emanuele Santi (Rete) hanno ribadito la preferenza per l’uso dei decreti delegati, sostenendo che i regolamenti «esautorino il Consiglio Grande e Generale dal suo ruolo di controllo». Santi ha inoltre espresso perplessità sui controlli limitati, auspicando che nella fase iniziale «le verifiche vengano fatte a tappeto per testare la reale efficacia dell’ICEE». Il Segretario Belluzzi ha replicato difendendo la scelta del regolamento «per motivi di tempestività» e spiegando che i controlli a campione «serviranno anche a verificare la correttezza delle pratiche non segnalate dal sistema come anomale».
Nel voto finale, le forze di opposizione hanno optato per un’astensione “di fiducia”, riconoscendo l’apertura al dialogo mostrata dal Governo. «Non possiamo votare contro un progetto che è stato migliorato anche grazie ai nostri contributi», ha dichiarato Andruccioli, pur confermando le proprie perplessità sui rinvii a regolamenti futuri. Emanuele Santi (Rete) ha parlato di un «passo avanti importante», invitando però a vigilare sulla fase di attuazione: «Vogliamo vedere come funzionerà davvero lo strumento, perché può creare distorsioni se non gestito con attenzione».
Il testo passa ora alla seconda lettura in Consiglio Grande e Generale, con Emanuele Santi nominato relatore di opposizione e Gemma Cesarini relatrice di maggioranza.
I lavori della Commissione riprenderanno domani alle 14.30 con il riferimento del Segretario di Stato Lonfernini sugli interventi relativi al sistema scolastico.




