Una profonda tristezza avvolge la Repubblica di San Marino per la scomparsa di Padre Malagoli, figura centrale e amata della vita ecclesiale e sociale del Titano. Si è spento il 30 marzo all’età di 80 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità che ha servito con dedizione per trent’anni.
I solenni funerali, celebrati dal vescovo Domenico Beneventi nella chiesa francescana cappuccina di San Quirino nella Città di San Marino, hanno visto una commossa partecipazione di fedeli, cittadini e rappresentanti delle istituzioni, testimoniando l’affetto e la stima che Padre Malagoli si era guadagnato nel corso della sua lunga e intensa missione. La sua salma riposerà nel cimitero di Montalbo.
Appassionato cultore del pensiero di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, Padre Malagoli ha guidato per anni la Scuola di Comunità, diventando un punto di riferimento intellettuale e spirituale per molti sammarinesi desiderosi di approfondire la propria fede e di confrontarsi con le grandi domande dell’esistenza.
Per oltre tre decadi, Padre Malagoli ha ricoperto il ruolo di guardiano del convento dei Frati Minori Cappuccini di San Marino, accogliendo con calore e saggezza chiunque varcasse la soglia del convento. La sua presenza discreta ma incisiva ha contribuito a rendere il convento un luogo di preghiera, riflessione e fraternità.
La sua attività non si è limitata alla sfera religiosa. Padre Malagoli è stato un membro attivo e partecipe della società sammarinese, dimostrando sempre grande attenzione alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti. Il suo impegno lo ha portato a essere il primo sacerdote a guidare il gruppo Scout del Titano, un’esperienza che testimonia la sua apertura verso i giovani e il suo desiderio di accompagnarli nel loro percorso di crescita umana e spirituale.
Il ricordo di Suor Gloria Riva – “Caro padre Marco, tanti volti amici sono qui oggi. Ciascuno di noi avrebbe molto da raccontare: con te abbiamo imparato, abbiamo sperato, abbiamo tante volte discusso! Ma tu c’eri sempre. Eri sempre, per tutti, padre Marco, rude eppure capace di tenerezza infinita. Bisognoso di affetto, ma anche capace di darne tanto. Sei stato un cappuccino sui generis: francescano nel cuore, tomista nel pensiero. Trasgressivo e obbedientissimo insieme, abile, come pochi, di unire gli opposti. Hai amato il tuo Ordine e hai amato la Repubblica di San Marino dove hai svolto la maggior parte del tuo ministero. Soprattutto hai amato i tuoi fedeli con quell’inconfondibile capacità di far sembrare naturale tutto quello che facevi. Agivi con quella ruvidezza tutta cappuccina che, alla fine, impediva una gratitudine troppo cerimoniosa. Noi tutti ti siamo grati. Ti siamo grati noi, monache e monaci dell’adorazione perpetua: senza di te Pietrarubbia non esisterebbe e, forse, neppure noi. Grazie per il bene che hai voluto alla vita religiosa. Alle monache benedettine della divina volontà, benché conosciute nell’ultimo tratto della tua vita. Ai terziari francescani e ai tuoi frati, a modo tuo. Grazie per il bene che hai voluto ai laici e per la grande fiducia che avevi in loro. Con le tue parole hai sempre voluto elevare tutti alla sapienza di Dio Grazie soprattutto per come ci hai fatto amare la Madonna, soprattutto sotto il titolo di Immacolata. Ora, siamo certi, ti accoglierà come figlio nel Regno del padre. Ti immaginiamo così anche in paradiso a contrattare il posto migliore e, forse, a prepararlo anche per noi Grazie, padre Marco, continua a sostenerci dal tuo cielo: a Dio!