Un progetto educativo che unisce storia, arte, memoria e creatività, coinvolgendo in prima persona gli alunni e le famiglie. È questo il cuore dell’iniziativa “Il fregio che non c’è. Un percorso didattico sulla Basilica del Santo”, presentata giovedì 20 novembre 2025 al Museo di Stato di San Marino, dove si è svolto l’incontro conclusivo del percorso biennale.
L’attività, realizzata con l’attuale classe IV della Scuola Elementare di Cailungo, nasce dalla collaborazione tra le Sezioni Didattica e Archeologica degli Istituti Culturali – Musei di Stato e la Ceramica Barbò – Cooperativa Sociale Involo, insieme al contributo delle docenti che hanno accompagnato gli studenti in un cammino di scoperta e sperimentazione. Il percorso si è chiuso con un Focus ospitato al Museo di Stato, che raccoglie i risultati finali del lavoro svolto.
Nel comunicato ufficiale si legge:
“Giovedì 20 novembre 2025 il Museo di Stato di San Marino ha ospitato la presentazione alle famiglie dell’attività didattica biennale ‘Il fregio che non c’è. Un percorso didattico sulla Basilica del Santo’. Il progetto educativo, a cura delle Sezioni Didattica e Archeologica degli Istituti Culturali-Musei di Stato con la collaborazione di Ceramica Barbò Cooperativa Sociale Involo, è stato realizzato con l’attuale classe IV della Scuola Elementare di Cailungo e con il contributo delle docenti. Il percorso si è concluso con un Focus ospitato al Museo di Stato.”
L’iniziativa affonda le radici nella storia della Basilica del Santo e nella sua trasformazione architettonica. Il comunicato ricorda come:
“Quando duecento anni fa, nel 1825, venne deliberato di demolire l’antica Pieve di San Marino per costruirne una più grande, il progetto per la nuova Pieve fu affidato all’architetto bolognese Antonio Serra. La nuova Pieve fu edificata in stile neoclassico. Nella parte superiore della facciata, tra la finestra e il timpano, si vede oggi una cornice rimasta vuota. Nel progetto dell’architetto avrebbe dovuto ospitare un bassorilievo in terracotta con episodi della vita di San Marino, che non è stato però mai realizzato.”
Proprio quella cornice vuota, simbolo di una mancanza e di un’opera non compiuta, ha acceso la fantasia dei bambini. Da qui la scelta di ripercorrere la Vita di San Marino per restituire significato a un frammento mancante della storia architettonica e spirituale del Paese.
“Il percorso didattico ‘Il fregio che non c’è’ trae spunto proprio da questa assenza e da una riflessione sulla ‘Vita di San Marino’.”
Gli alunni, dopo la lettura del testo agiografico e un’attività guidata tra il Museo di Stato e il centro storico, hanno iniziato una vera e propria indagine creativa alla scoperta dell’eredità immateriale del Santo Fondatore.
“Dopo la lettura e il racconto in classe della ‘Vita di San Marino’, bambini e bambine sono stati accompagnati al Museo di Stato e nel centro storico di Città alla ricerca di indizi della presenza, ancor più che fisica, sentimentale ed emozionale, del Santo Fondatore.”
Il lavoro è poi proseguito in aula, dove gli studenti hanno sviluppato nuovi strumenti per orientarsi tra narrazione e memoria collettiva.
“In classe è stata quindi costruita una grande mappa dove sono stati posizionati personaggi, luoghi e momenti della vita di Marino, ricostruendo tempi e spazi del racconto.”
La parte laboratoriale ha rappresentato il cuore creativo del progetto:
“Si è poi lavorato per realizzare una parte del bassorilievo in terracotta che avrebbe dovuto ornare la facciata della Basilica del Santo. La classe ha scelto di rappresentare l’episodio di San Marino che ammansisce l’orso che aveva divorato il suo asino.”
Attraverso un percorso di trasformazione artistica, i bambini sono passati dal disegno alla materia, sperimentando le tecniche della ceramica con l’aiuto degli esperti:
“Dopo che i bambini hanno realizzato il disegno preparatorio del bassorilievo, nel Laboratorio Ceramica Barbò con l’argilla la bidimensionalità del disegno è stata trasformata nella tridimensionalità del bassorilievo grazie all’aiuto dei ceramisti.”
Il Focus conclusivo, che raccoglie l’intero percorso e i lavori realizzati, rimarrà aperto al pubblico nelle sale del Museo di Stato fino all’inizio del nuovo anno.
“Il Focus ‘Il fregio che non c’è. Un percorso didattico sulla Basilica del Santo’ è visitabile al Museo di Stato fino all’11 gennaio 2026.”
Un progetto che unisce storia, comunità ed educazione, restituendo ai più piccoli il protagonismo nella costruzione del proprio rapporto con l’identità culturale sammarinese.




