Il Consiglio Grande e Generale ha analizzato la Relazione sullo stato della Giustizia per l’anno 2024, predisposta dal Dirigente del Tribunale, Presidente Giovanni Canzio. La Segreteria di Stato per la Giustizia esprime un apprezzamento definito “convinto e motivato” per il documento, ritenuto una fotografia dei progressi compiuti dal sistema giudiziario sammarinese.
Nel comunicato si afferma che la Relazione rappresenta «la cristallizzazione dei notevoli progressi compiuti, attestando in maniera inequivocabile l’autorevolezza dell’amministrazione della Giustizia nella Repubblica». Viene inoltre sottolineato il clima costruttivo del dibattito consiliare, descritto come meno conflittuale rispetto al passato e orientato ad approfondimenti tecnici, in particolare sull’informatizzazione delle sentenze e sulla valutazione di un possibile trasferimento delle competenze in materia di controllo preventivo di legittimità, oggi in capo al Tribunale.
Secondo la Segreteria di Stato, l’analisi degli indicatori statistici — basata sul sistema di Business Intelligence e allineata agli standard europei del CEPEJ — conferma l’efficacia delle riforme attuate negli ultimi quattro anni. «La nuova Struttura Organizzativa del Tribunale, che ha visto anche il potenziamento strategico dell’organico della Magistratura, ha consentito di affrontare con metodo e sistematicità l’obiettivo primario della riduzione dell’arretrato in ogni settore», si legge nel testo.
Nei procedimenti civili viene rilevata una riduzione significativa delle pendenze finali, mentre nell’Appello Penale il numero dei procedimenti definiti registra «un netto incremento rispetto all’anno precedente». Il miglioramento produttivo ha determinato una riduzione del disposition time e della durata media dei processi, indicando una maggiore rapidità anche nella fase di riesame. Anche la gestione delle esecuzioni penali mostra, secondo la Relazione, un contenimento strutturale dell’arretrato.
La Segreteria evidenzia che la Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia ha espresso apprezzamento per i risultati, ritenuti solidi e coerenti con il percorso intrapreso. Viene inoltre richiamata l’entrata in vigore della Legge 22 aprile 2025 n. 60 “Disposizioni in materia di durata ragionevole del processo ed equa riparazione”, insieme alle recenti linee guida emanate dal Tribunale in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati e Notai, considerate strumenti che rafforzano ulteriormente il processo di efficientamento.
Nel testo viene riconosciuto «il lavoro meticoloso del Dirigente Canzio» e la sua disponibilità al confronto istituzionale, elementi ritenuti fondamentali per sostenere l’equilibrio tra i poteri dello Stato.
Il Segretario di Stato per la Giustizia, Stefano Canti, dichiara: “L’analisi obiettiva della Relazione del Dirigente Canzio attesta la solidità di un sistema che, grazie all’impegno sinergico della Magistratura e del personale del Tribunale, ha portato a riforme positivamente apprezzate dagli organismi sovranazionali che hanno riconosciuto il notevole sforzo di razionalizzazione del sistema giudiziario. L’importante riduzione delle pendenze e il netto miglioramento dei tempi di definizione, specialmente in Appello, rappresentano il risultato più tangibile del ciclo di riforme avviato. In conclusione rivolgo un sentito ringraziamento al Presidente Canzio, a tutti i Magistrati, ai Cancellieri ed a tutti coloro che a vario titolo lavorano quotidianamente all’interno del Tribunale per il buon andamento della Giustizia”.
Il comunicato è datato San Marino, 19 novembre 2025 e diffuso dalla Segreteria di Stato per la Giustizia.




