Il Consiglio Confederale della CDLS si è riunito per affrontare i principali temi politico-sindacali del momento, con particolare attenzione alla riforma fiscale e alle sue implicazioni per lavoratrici, lavoratori e pensionati. Al centro dell’incontro è stata posta una riflessione complessiva sul percorso che ha condotto all’approvazione della riforma dell’Imposta Generale sui Redditi, definita dai presenti come un passaggio cruciale per il sistema fiscale sammarinese.
Durante la seduta, il Consiglio ha espresso “pieno apprezzamento per il lavoro svolto dalla CDLS e dalle altre organizzazioni sindacali”, riconoscendo il valore del fronte unitario che ha caratterizzato tutte le fasi della trattativa. Secondo il Consiglio Confederale, questo processo ha segnato un punto di svolta: “Per il Confederale CDLS, i Sindacati sono tornati a essere voce autorevole e credibile nel Paese, lavorando in maniera sinergica, come poche volte accaduto”.
L’incontro ha dedicato ampio spazio al ruolo della mobilitazione generale. Richiamando il forte segnale arrivato dalle due giornate di sciopero, il Segretario Generale Milena Frulli ha ricordato che si è trattato di “certamente tra le più partecipate della storia sammarinese”, sottolineando come tali giornate abbiano rappresentato “un segnale forte e determinante per superare lo stallo iniziale”. Il Consiglio ha inoltre rimarcato “il ruolo decisivo dei Quadri Sindacali, che hanno garantito presenza attiva e supporto lungo l’intero percorso di mobilitazione – compresi i sit in presso le sedi dei partiti politici – assicurando un costante collegamento con i lavoratori durante gli incontri e trattative”.
Secondo la CDLS, questo approccio ha permesso di imprimere un’energia nuova alla vertenza: “Un lavoro di squadra che ha segnato un importante cambio di passo, sostenuto dalla controproposta avanzata dal sindacato in un momento particolarmente complesso delle trattative, svolte in uno spazio temporale estremamente limitato”.
Sul piano dei contenuti della riforma fiscale, il Consiglio Confederale ha evidenziato alcuni aspetti ritenuti positivi, tra cui la scelta di rimodulare le detrazioni secondo criteri di maggiore equità, includendo anche i lavoratori frontalieri. Allo stesso tempo, ha richiamato l’attenzione sulla fase applicativa della riforma, ritenuta decisiva per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati. La CDLS mantiene infatti una posizione netta: “La vera sfida riguarda ora la corretta applicazione complessiva della riforma, con particolare attenzione ai controlli necessari a far emergere i redditi reali di tutti i soggetti fiscali”.
In questo quadro, il sindacato segnala anche la necessità di coordinare la normativa futura: la legge sull’ICEE, prossima alla seconda lettura, “dovrà essere strettamente coordinata con la nuova disciplina dell’IGR”. Senza una coerenza tra i due strumenti, osserva il Confederale, “si corre il serio rischio di ottenere risultati marginali e di contraddire gli obiettivi dichiarati dal legislatore”.
La CDLS ha infine ribadito la propria disponibilità ad assistere i lavoratori nella comprensione delle novità introdotte. Come afferma Milena Frulli: “Dal 2026 bisognerà decidere se, e come aderire alla quota Smac per pagare meno tasse. Abbiamo gli strumenti per capire gli effetti reali della Riforma IGR. L’invito è a contattarci, tramite telefono, email o social per capire qual è la soluzione più conveniente”.
L’attività di informazione, consulenza e accompagnamento proseguirà nelle prossime settimane presso la sede della Confederazione e negli uffici delle Federazioni Industria, Servizi e Pubblico Impiego CDLS, con l’obiettivo di garantire un supporto chiaro e personalizzato a tutto il mondo del lavoro.




