Il caso Altafini diventa scontro politico: Alleanza Riformista attacca RF

da | 16 Ott 2025

Si alza ulteriormente il tono dello scontro politico sul cosiddetto “caso Altafini”, l’incarico mai concretizzato che avrebbe dovuto coinvolgere l’ex campione brasiliano come testimonial per San Marino. Dopo le polemiche sollevate da Repubblica Futura, arriva la risposta — senza mezzi termini — di Alleanza Riformista, che accusa l’opposizione di mettere a rischio la reputazione del Paese per ragioni di propaganda.

La nota parla di un attacco orchestrato ad arte: «L’ennesimo comunicato di Repubblica Futura contro il campione José Altafini rappresenta un tentativo sistematico e premeditato di vilipendio politico ai danni della Repubblica di San Marino, veicolato con calcolata malizia sulla stampa nazionale italiana». Parole pesanti, che definiscono quello di RF non come un legittimo esercizio di controllo politico, ma come una strategia mediatica volta a colpire l’immagine del Titano.

Secondo Alleanza Riformista, non ci sarebbero scandali reali alla base della polemica: «La delibera su cui RF si accanisce mostra un semplice tetto massimo di spesa, ma soprattutto un esito finale pari a zero euro: nessun pagamento, nessuno spreco, nessuna ombra». Da qui l’accusa all’opposizione di costruire indignazione sul nulla, aggrappandosi a un incarico che non ha prodotto costi effettivi per lo Stato.

Il tono della replica è durissimo, e punta il dito anche sul passato politico degli avversari: «È paradossale che proprio coloro che hanno contribuito ai più gravi dissesti finanziari della storia recente della Repubblica, azzerando la credibilità internazionale e accumulando debiti e procedure giudiziarie, oggi pretendano di dare lezioni di buona amministrazione».

La maggioranza rivendica invece di lavorare per il rafforzamento dell’immagine internazionale del Paese, anche attraverso il posizionamento dello sport come strumento di promozione nazionale. E chiude con un ultimatum politico vero e proprio: «Il tempo delle chiacchiere e delle falsità reiterate è terminato. Chi oggi pretende di rappresentare l’alternativa, dopo aver lasciato in eredità solo fallimenti e macerie, dovrebbe almeno avere la decenza istituzionale di non danneggiare l’intera Repubblica per meri fini elettorali».

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